UNA SETTIMANA QUASI NORMALE

Una settimana quasi normale, volendo persino corta, eppure già indicativa. Tra la gara di domani a Lecce e il successivo scontro con l’Inter, sabato prossimo al Franchi, la squadra di Italiano si ritrova di fronte a un doppio esame che molto potrà dire sulle reali ambizioni del gruppo. Se fino a oggi i numeri raccontano di difficoltà assortite, oltre al cronico deficit del gol, è altrettanto vero che raddrizzata la situazione in Conference League la Fiorentina può ritrovare la giusta tranquillità per affrontare i prossimi impegni in campionato.
Entro un programma paradossalmente meno frenetico del solito, anche se i viola scenderanno in campo due volte nel giro di 4 giorni, superare a pieni voti l’esame Lecce significherebbe prepararsi al meglio a ricevere gli uomini di Inzaghi, organico per forza di cose più attrezzato di quello viola. In uno scenario del genere, e comunque rinfrancato dalla cinquina di coppa, Italiano dovrà fare a meno di Amrabat, squalificato, rivedendo un assetto base che fino a oggi aveva trovato nel marocchino probabilmente il migliore interprete d’inizio stagione.
Un correttivo imposto a un centrocampo nel quale si attende di rivedere il miglior Barak e dove Bonaventura è chiamato a incidere di più sulla trequarti, o semplicemente in assistenza a Jovic. La scelta di promuovere definitivamente il serbo a ruolo da titolare è da mettere alla prova della trasferta pugliese, ennesimo banco di prova per un attaccante fin qui troppe volte finito sulle montagne russe del rendimento. Quegli alti e bassi che tutto il resto del gruppo si augura di mettersi alle spalle, pescando finalmente un pizzico di continuità in una settimana dai vaghi contorni di normalità.
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