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Riqualificazione Stadio Franchi, si attende il cronoprogramma. Il punto sui lavori, dalla Curva Fiesole a metà Maratona

Riqualificazione Stadio Franchi, si attende il cronoprogramma. Il punto sui lavori, dalla Curva Fiesole a metà MaratonaFirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2025
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di Donato Mongatti

Lo scorso 11 agosto la giunta del Comune di Firenze ha approvato la delibera in «linea tecnica e contabile della variante del progetto esecutivo dell’intervento di Riqualificazione dello Stadio Artemio Franchi di Firenze – Stralcio 1» e ne ha dato notizia il 4 settembre successivo, ma i cambiamenti al progetto sono ancora orfani del cronoprogramma, il documento che pianifica e indica la sequenza temporale di esecuzione un progetto, definendo i tempi dei vari interventi, comprese le date di inizio e fine per realizzarli.

Il motivo di questa variante è poter organizzare i cantieri consentendo la coabitazione con le partite della Fiorentina anche per tutta la stagione in corso, ma, come ha spiegato l'otto settembre scorso in Consiglio Comunale l'assessora allo sport letizia Perini, «si sta già lavorando al cronoprogramma, non appena sarà ultimato, come detto più volte, lo presenteremo anche in questa sede (in Consiglio Comunale, ndr)». Per il resto, sulla vicenda, regna il mistero. È presumibile che tra la stazione appaltante (il Comune) e l'appaltatore (il raggruppamento temporaneo di imprese – Cobar e Sac - che eseguono i lavori) siano sorte delle difficoltà.

La società «Nuovo stadio Franchi - S.C.a r.l» si è aggiudicata un bando che nel corso del tempo (fin dall'avvio dei primi cantieri) ha visto cambiare le carte in tavola in merito alle lavorazioni da eseguire per il cosiddetto «corpo principale», lo stralcio dell'intero progetto di ammodernamento, ma il termine per completare questa parte di opere, come certificato dagli atti prodotti da Palazzo Vecchio, resta sempre il 31 dicembre 2026. Questa scadenza, infatti, è quella delle opere finanziate con i fondi del Piano nazionale complementare al Pnrr e per questa data gli interventi che usufruiscono di queste risorse devono essere finiti e collaudati.

Per questa data la nuova curva Fiesole, metà Maratona (riprofilata per aumentare la profondità delle sedute da 70 a 80 centimetri) e la Tribuna laterale nord dovranno essere costruite o riqualificate, questa porzione di stadio inoltre dovrà essere completamente coperta e al di sotto di questi spalti dovranno essere in funzione i vari servizi dedicati al pubblico, come i bagni, le strutture di ristorazione e tutti quei locali tecnici che rendano questa porzione di impianto indipendente dalla restante. Viene da sorridere a immaginare che, come annunciato, tutto sia pronto per fine agosto, in tempo utile per festeggiare il centenario della Fiorentina, ma anche guardando alla scadenza di fine 2026, a oggi, non è che l'ottimismo sia particolarmente sprizzante.

Indubbiamente tra la fine di agosto e la prima metà di settembre si è potuto verificare un'accelerazione nelle costruzioni della nuova Fiesole, ma il lavoro da fare è imponente e complicato. Basti pensare al momento in cui si interverrà contemporaneamente alla costruzione degli spalti e alla posa della copertura, con le gru che potranno operare solo dall'esterno degli spalti (dovendo garantire lo svolgimento delle partite ufficiali dei viola non possono essere posizionate sul terreno di gioco). Andando a raschiare il barile dove in fondo rimane un po' di positività e leggendo i documenti del progetto, ci si può parzialmente consolare apprendendo che una larga parte delle nuove strutture della Fiesole sono prefabbricate (il che riduce i tempi per il «getto» del cemento armato e della sua maturazione), ma collaudi, relazioni e tempi per ottenere tutti i nullaosta all'apertura al pubblico, nell'altro piatto della bilancia, hanno un peso non trascurabile.

Una maggiore trasparenza da parte del Comune eviterebbe il fiorire di domande e deduzioni che magari si riveleranno nei fatti infondate. Sicuramente alcuni aspetti meriterebbero subito una spiegazione. Come fanno le ditte, dato che non c'è il cronoprogramma che stabilisce su cosa e quando lavorare, a decidere quali interventi realizzare in attesa del documento? Lavorano a caso? Sicuramente no. L'ipotesi più verosimile è che certe opere contenute nel progetto antecedente l'ultima variante e comprese in quella approvata in agosto devono ancora essere finite e perciò si prosegue con le edificazioni che faranno parte del nuovo calendario dei lavori. Una cosa è certa: quando i tifosi potranno sedersi sulle nuove gradinate a sostenere i gigliati protetti dalla copertura si potrà stabilire se le intenzioni saranno state mantenute. O viceversa.

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