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Numeri da capogiro con l’Islanda, mistero in viola: la doppia faccia di Gudmundsson in questo avvio di stagione

Numeri da capogiro con l’Islanda, mistero in viola: la doppia faccia di Gudmundsson in questo avvio di stagioneFirenzeViola.it
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di Redazione FV
fonte di Francesco Benvenuti

2 gol, 1 assist e 1 traversa in 175 minuti. Numeri da capogiro, quelli fatti registrare da Albert Gudmundsson nelle due partite disputate con la sua Islanda contro Ucraina e Francia, numeri che hanno tenuto in vita il sogno playoff per il Mondiale 2026 e ancor più ridondanti e rumorosi se paragonati alle (opposte) statistiche che l’islandese ha fin qui fatto registrare in maglia viola. 

Nella prima gara giocata a Reykjavik - finita con un ricambolesco 3-5 per gli ospiti - il classe 1997 è stato autore sì di una doppietta, ma anche e soprattutto di una prestazione corroborata da numerosi elementi confortanti. Gudmundsson ha toccato il pallone 66 volte contro la Nazionale del ct Rebrov, con 36 passaggi riusciti su 45 (22 su 33 nella metà campo offensiva). Non solo. Nell’arco dei 90 minuti l’ex Genoa ha collezionato tre tiri totali: due gol (di cui uno di testa, non certo la specialità della casa) e una traversa. Nel 2-2 di ieri contro la Francia Gudmundsson ha nuovamente messo la firma sul risultato finale, stavolta con l’assist per il definitivo pareggio contro una delle Nazionali più forti al mondo (e da una sua punizione è nato anche l’1-0 parziale di Palsson in mischia). In una sfida con evidentemente meno palloni a disposizione come quella contro la Francia Gudmundsson ha comunque toccato 36 volte la sfera, con 15 passaggi riusciti su 19 (7 su 9 nella metà campo avversaria).

L’heatmap di Gudmundsson nelle due gare conferma le tendenze del giocatore: in fase di non possesso l’islandese agisce spesso da mezz’ala, seguendo le discese degli avversari sul centrosinistra difensivo, ma in fase di possesso con la maglia dell’Islanda è apparso molto più presente negli ultimi trenta metri, attaccando la profondità (come nell’occasione del 2-2 di ieri, da terzo uomo nell’azione tutta in verticale della formazione nordica) fino ad occupare anche l’area di rigore (nei 16 metri finali sono arrivati i due gol con l’Ucraina).

Come si inseriscono tali numeri nel contesto di inizio stagione di Gudmundsson in maglia viola? Incredibile a dirsi, l’islandese ha collezionato 1 solo tiro e nessuno in porta nei 274 minuti disputati in Serie A, è fermo al timbro con il Polissya nei preliminari di Conference e ogni 90 minuti mediamente tocca in Serie A il pallone 32 volte (un numero inferiore rispetto anche a quello maturato contro i transalpini). Ogni 90 minuti in campionato il 10 gigliato ha fin qui mediamente collezionato solo 25 passaggi (con un più che ragguardevole 85,5% di realizzazione) ma la sua incisività nella metà campo offensiva si è fatta via via sempre meno significativa. 

Nella stagione 2023-24 - quella da 14 gol e 4 assist con il Genoa - Gudmundsson toccava mediamente 20 palloni ogni 90 minuti nell’ultimo terzo di campo, l’anno scorso 15,6 e nelle prime uscite stagionali in campionato appena 9,33.

Nelle ultime 9 gare con l’Islanda Gudmundsson ha fatto registrare ben 7 gol e 4 assist (742 minuti totali, 1 gol ogni 106 minuti), mentre con i viola l’ultimo sigillo in campionato è datato 16 marzo, e nelle ultime 11 di Serie A ha accumulato solo tre assist, l’ultimo dei quali nella gara inaugurale con il Cagliari. 
Solo un numero più sostanzioso di partite e la continuità sveleranno la vera natura di Gudmundsson e il senso del suo percorso in viola, dopo un inizio di 2025-26 dai due volti, ma il tempo delle risposte (definitive) è ormai dietro l’angolo.