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L'avventura di Vanoli parte subito in salita. 2 opzioni per sostituire Kean

L'avventura di Vanoli parte subito in salita. 2 opzioni per sostituire KeanFirenzeViola.it
Oggi alle 19:00Copertina
di Giacomo A. Galassi

"E quando pensi che sia finita, è proprio allora che comincia la salita" cantava Antonello Venditti in una canzone di qualche anno fa. Un testo che si adatta alla perfezione al momento della Fiorentina che con il suo nuovo allenatore Paolo Vanoli deve fare a meno del suo giocatore più rappresentativo, Moise Kean, costretto a restare a Firenze a causa di un trauma alla tibia subito nell'ultima trasferta di Conference giocata e persa dai viola a Mainz. Oltre al danno, la beffa in un momento che già di per sè era decisamente complicato.

Kean andrà in Nazionale?
Da capire se l'entità dell'infortunio costringerà l'attaccante classe 2000 a saltare anche il ritiro e le partite dell'Italia - probabile che risponda alla convocazione e poi valutino i medici della Nazionale - ma in questo momento poco importa visto che per la Fiorentina ciò che conta più di tutto è la trasferta di domani contro il Genoa, una partita che potrebbe segnare la rinascita viola oppure un ulteriore passo nel baratro. 

Le soluzioni di Vanoli
Nella testa di Vanoli e del suo staff la domanda frulla già da stamani quando hanno capito che Kean non ce l'avrebbe fatta: come sostituire l'attaccante? Le soluzioni principali neanche a dirlo sono due: puntare su Piccoli oppure su Dzeko. E non sarà una scelta semplice perché significa puntare su due "filosofie" di gioco diverse. Da una parte Piccoli che può dare molto di più dal punto di vista fisico ma potrebbe subire la pressione di un momento negativo per la squadra ma anche per lui che in Germania ha fallito due grandi occasioni, dall'altra il totem Dzeko, a cui l'esperienza certo non manca mentre per forza di cose a quasi 40 anni un po' di smalto e velocità sì. Il ballottaggio dunque è aperto e non sarà la prima patata bollente tra le mani di Vanoli, chiamato ad un compito difficilissimo e a prendere una scelta complicata già dalla sua prima partita alla guida della Fiorentina.