Fagioli nascosto e poca intensità: l'esempio di Montella e gli interpreti che possono cambiare il gioco della Fiorentina

Nicolò Fagioli non è un regista, né un metronomo. Gli indizi messi insieme tra precampionato e l'inizio della stagione hanno dato questo esito e, dopo la gara col Napoli, difficilmente lo rivedremo in quel ruolo. Certo, se ci fosse necessità di schierarlo per mancanza di alternative, ha la tecnica per dare una mano anche vestendo quell'abito, ma è evidente che quanto visto in questi mesi dall'avvento di Pioli non è sufficiente per immaginarselo con continuità schierato da vertice basso.
Un altro tipo di mediana
Contro il Napoli si è sistematicamente nascosto dietro agli avversari, più per mancanza di tempi di gioco che di attitudine, ma il risultato è stato comunque ampiamente insufficiente. Le dichiarazioni di Pioli della vigilia, ci avevano fatto intendere che il tecnico voleva cambiare i compiti dell'ex Juve e quindi anche il ruolo, ma così non è stato e purtroppo il risultato in campo è stato evidente a tutti. Lo è stato ancor di più nel momento in cui è sceso in campo Nicolussi Caviglia. La sensazione è che per recuperare una mediana in cerca di se stessa, Pioli debba cambiare la logica con cui ha lavorato proprio fino all'acquisto dell'ex Venezia, votandosi al palleggio e meno all'utilizzo di incursori in quanto tali.
L'esempio dei 'tre tenori' di montelliana memoria
Un centrocampo da prendere ad esempio in assenza di intensità, può essere quello che schierava Montella con Borja Valero, Pizarro e Aquilani. Nessuno era propriamente un "motorino" della mediana, eppure il gioco girava alla perfezione e soprattutto il pallino era sempre tra i piedi viola. Quei tre interpreti non sono replicabili, questo pare chiaro a tutti, ma schierare una mediana più "leggera" ma molto tecnica potrebbe essere la soluzione. Fazzini sta dimostrando di valere una maglia da titolare, esattamente come lo ha dimostrato brevemente Nicolussi Caviglia. E allora schierarli insieme a Fagioli, liberandolo così da un ruolo che non gli si addice, potrebbe essere una soluzione già con il giovane Como di Fabregas. In alternativa, insieme a Fazzini e Nicolussi anche Sohm o Mandragora potrebbero avere una chance. Ma sicuramente con compiti diversi rispetto alle prime tre uscite in Serie A.
Novità contro il Como
Impossibile pensare di andare avanti saltando sistematicamente il palleggio a centrocampo alla ricerca del lancio lungo e della seconda palla. Attualmente, anche per un atletismo di squadra lontano dalla forma migliore, serve un piano di riserva che rimetta il gioco al centro dei piani tecnico-tattici. Soprattutto con un avversario "giochista". Pioli sta studiando per trovare una soluzione che esalti il maggior numero di interpreti possibile e in assenza della volontà di schierare la difesa con quattro interpreti, la rivoluzione non potrà che passare dal centrocampo e dai titolari che verranno schierati già da domenica al Franchi.
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