A Vienna per rinascere: la Conference può rilanciare tre 'comparse' viola

Vienna pare la città migliore per rinascere. O per cominciare del tutto qualcosa: lo penserà anche Stefano Pioli. La sua Fiorentina può dare una sterzata decisa a un'annata partita stortissima, lo può fare qui, sulle sponde del Danubio, e lo può fare con nuovi protagonisti. Su tutti tre personaggi ancora in cerca di una collocazione, figure per adesso marginali ma su cui la società ha puntato molto. Mattia Viti, Niccolò Fortini e Simon Sohm: ce li aspettiamo tutti in campo dall'inizio (e sarebbe la prima volta).
Per ora comparse in questa stagione tragicomica, erano stati, in modo diverso, la copertina estiva del nuovo ciclo Pioli: la scelta di Viti era stata presa subito, a fine giugno, per chiaro volere del tecnico, mentre su Fortini la Fiorentina ha deciso di puntare dopo averlo testato in ritiro, rinunciando anche a un'offerta monstre (più di 13 milioni) da parte della Roma. E poi c'è Simon Sohm, acquistato per 15 milioni di euro lo scorso agosto, fino a oggi la personificazione di tutto ciò che non è andato nel mercato estivo.
Dovrebbero partire titolari, soprattutto per dare un turno di riposo a chi ha giocato di più, ma in un momento in cui tutto sembra voler suggerire un cambiamento (quantomeno di uomini) per evitare la deriva di una barca già in avaria, una prestazione convincente all'Allianz di Vienna potrebbe far scalare loro le gerarchie. Viti (148 minuti in campo), Fortini (95') e Sohm (342') sono i volti nuovi dei viola nel giovedì di coppa. La Conference può servire soprattutto a questo: a recuperare calciatori apparsi marginali, perché per risalire una china che si è fatta sempre più ripida Pioli avrà bisogno di tutti. Non si può lasciare indietro nessuno.
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