VISTA DA ROMA, Analisi tattica della gara
Così come avvenuto nel match perso a San Siro contro il Milan, anche questa sera la squadra biancoceleste affronterà un avversarsario che scenderà in campo con un atteggiamento tattico speculare a quello pensato da Delio Rossi. Prandelli questa sera cambierà, nel nome del turn over, il suo modo di stare in campo: non convocati Santana e Semioli, due esterni offensivi e spazio, dunque, al modulo con il rombo di centrocampo. Il vertice basso della mediana sarà affidato al brasiliano Felipe Melo, che così come Gattuso domenica sera, sarà chiamato ad iniziare la manovra ma soprattutto a "tamponare" in modo costante Stefano Mauri che tra le linee di centrocampo e attacco cercherà di sorprendere la difesa dei viola con continui movimenti senza palla. Corsa, ma soprattutto tanta qualità, per i due interni di centrocampo che affiancheranno l'ex giocatore dell'Almeria: Almiron sul centro destra e Montolivo sul centrosinistra se la vedranno rispettivamente con con Meghni (a meno che Matuzalem non venga rischiato) e Brocchi (ancora un incontro da ex per lui): Rossi chiederà probabilmente a Zarate e Pandev di aiutare a turno in fase di copertura, per impedire libertà di manovra al giovane centrocampista dell'under 21. Kuzmanovic - Ledesma è l'ultimo duello di centrocampo: così come Mauri, il centrocampista svizzero sarà da temere per i suoi inserimenti centrali senza sfera. Occhio, infine, al settore di destra, dove Lichtsteiner (o De Silvestri) non dovrà mai perdere d'occhio le discese di Vargas, che spesso si troverà in superiorità numerica quando Mutu si allargherà sulla sinistra.
Questa sera, il punto di forza biancoceleste, neanche a dirlo, sarà la velocità e l'estro di Pandev e Zàrate, in grado di mettere in difficoltà il lento Dainelli e Gamberini, ancora condizionato dall'infortunio alla spalla patito in nazionale; parità, purtroppo, anche sotto queste aspetto: pericolo rumeno.