UN TATUAGGIO PER IL GILA
"Ne ha dette di cose più o meno interessanti il nostro Gilardino, alcune delle quali dovrebbero rimanere sulla pelle. Non mi addentro nei discorsi tecnici e nelle strategie societarie, perché ne parleranno altri, ma di un risvolto più colorito o colorato a seconda di quello che uno sceglie. Il nostro bomber ha l’aspetto un po’ “pissero” (senza offesa), da bravo ragazzo, quello serio da sposare, da persona fidata. Non è un personaggio che troviamo sulle riviste, anche perché felicemente accasato e con prole, che preferisce parlare sul campo (ultimamente purtroppo è un po’ afono!) Nella lunga intervista di ieri gli hanno fatto notare anche questo, che cioè è un antipersonaggio e lui ha trovato la motivazione: “forse perché non ho tatuaggi”. Dall’aspetto potrebbe anche avere paura degli aghi!
Ormai il tatoo è una moda straripante nel mondo del calcio, mentre un tempo era un segnale di riconoscimento dei galeotti. Ci vuole comunque un certo phisique du role e il nostro Gilagol, lo vedo più da corpo pulito, come la sua faccia.
Le facce invece decisamente più a “simpatiche canaglie” le hanno Vargas, che si tatua le cose importanti della sua vita, e il nostro ex Adrian Mutu variamente dipinto.
Molti campioni del mondo del 2006 hanno impresso quella data sui loro corpi, altri invece vittorie importanti, vedi Totti che per lo scudetto si è tatuato un romanico gladiatore su una spalla o Gattuso la scritta “champion”.
Vanno fortissimo le persone più amate come i nome della moglie (nella speranza che resti l’unica!) o quello dei figli. Di questa schiera si trova riscontro su Beckam che, aspettando il quarto bebè ed avendo il corpo ridotto ad un murales, dovrà darsi in futuro alla castità.
In questo universo tatuato, molti rischiano di essere ridicoli ed inguardabili da Ibrahimovic, ad Hamsik, a Materazzi (erano comunque brutti anche “puliti”!) per arrivare a Boateng ed alla sua collezione di ben 13 tatuaggi.
Alcuni hanno scritte e immagini incomprensibili e spesso viene il sospetto che neanche sappiano cosa rappresentino, ma il top del cattivo gusto penso vada a Lavezzi con una pistola con fodero tatuata sul fianco destro. Ma uno così quando si spoglia, cosa immagina di provocare in una donna? Se è di ampie vedute si fa una risata, altrimenti scappa!
E’ comunque una ricerca che andrebbe approfondita, ma gli spogliatoi sono vietati alle femminucce e dobbiamo accontentarci di quello che esce dalle maglie e dai calzoncini. Nel popolo viola va fortissimo il giglio e tanti tifosi se lo tatuano a conferma dell’amore eterno che li lega alla nostra squadra, nella speranza di poterci scrivere la data di un avvenimento storico.
Per finire come ho iniziato, ritorno a Gilardino per fargli gli auguri di buon compleanno con l’auspicio che le tante parole spese vengano trasformate in fatti a breve. Quelli restano impressi nella memoria e a volte anche sulla pelle!"
La Signora in viola