LAZIO, Tre nomi per il dopo-Rossi
La settimana nera della Lazio non cambia Claudio Lotito. La terza sconfitta consecutiva (la nona stagionale) ad opera del Milan, domenica sera, non è riuscita a scalfire la fiducia in Delio Rossi del presidente biancoceleste, che chiude nuovamente all’ipotesi di un cambio sulla panchina. Chiaro che se la squadra dovesse andare avanti inanellando sconfitte, potrebbe, nonostante le parole del presidente, saltare la panchina. Tre, allora, le soluzioni di diversa filosofia: quella interna, con l’allenatore della Primavera Crialesi; la strada già battuta, Papadopulo che ha già fatto grandi cose in biancoceleste subito prima che arrivasse Rossi; e la terza via, quella di prestigio, con Bruno Giordano, a disinnescare un ambiente esplosivo, traghettatore fino a fine stagione.
Il difficile sta nel far rientrare una contestazione dai toni piuttosto aspri. La tifoseria biancoceleste sembra aver definitivamente chiuso a Delio Rossi, e a Carrizo, portiere scaricato anche dal tecnico («E’ stato sopravvalutato», ha detto proprio Rossi qualche giorno fa), che lo ha retrocesso a vice-Muslera. Secondo Pablo Sabbag, procuratore di Carrizo, il momento no del portiere biancoceleste non durerà a lungo: «Non non credo che la crisi della Lazio sia solo colpa sua. In partenza? In realtà nessuno mi ha mai contattato. Non credo che Lotito voglia cederlo. Mi auguro che la scelta di far sedere Carrizo in panchina sia una soluzione momentanea. Certo se lui continua a fare la riserva, allora andrà via. Io tra quindici giorni verrò a Roma e parlerò con Lotito».