IACHINI, Il Chievo è un cantiere aperto
Niente di clamoroso al Cibali. Il Chievo non regala prodezze a Iachini e i gialloblù incassano la seconda sconfitta contro una diretta concorrente, o presunta tale, nella lotta alla salvezza. Il tecnico ha cercato di rivisitare la partita in tutte le maniere e come sempre ha vissuto con grande intensità la sfida a distanza con Zenga. Dentro Iunco, dentro Bogdani, dentro Rigoni. Ma niente da fare. Ha avuto ragione il “Ragno nero”. E adesso la squadra di Campedelli dovrà ricompattarsi in fretta in vista della delicatissima sfida di domenica prossima contro la Fiorentina di Prandelli.
Iachini, deluso dalla prestazione della sua squadra?
No, la squadra ha fatto quello che doveva fare.
La sconfitta allora come si giustifica?
Il gol che abbiamo preso non dovevamo prenderlo in una situazione simile.
Azione d’attacco per voi, rilancio del Catania e Malagò si è trovato uno contro uno con Paolucci.
Esatto, non doveva accadere. Avevamo lavorato anche su questo in settimana, ma la voglia di fare gol e di sbloccare la partita a volte può farti commettere un errore. E noi abbiamo pagato.
Lo considera un passo indietro rispetto alle ultime due partite?
Direi di no. Di sicuro questa è una sconfitta diversa rispetto a Lecce. La squadra è rimasta in partita fino in fondo, e il Catania ha dovuto restare in tensione fino al fischio finale.
Rispetto a Samp e Toro avete rischiato di più.
Era inevitabile concedere qualcosa di più alle loro ripartenze. Segnato il gol loro si sono chiusi e ci hanno aspettato, giocando di rimessa. E poi il Catania è una buona squadra, sta attraversando un momento felice. Nonostante questo li abbiamo messi in difficoltà.
Mister, lascia Catania con quale tipo di sensazione?
C’è da migliorare, da lavorare.
E soprattutto credo che sia giusto che da parte di tutti ci debba essere grande equilibrio nelle valutazioni del giorno dopo. Quella di Catania era l’ultima partita di un miniciclo terribile. Non ne siamo usciti con le ossa rotte. Purtroppo è mancato il gol. C’è stato il palo di Bogdani, poi altre azioni pericolose con gli inserimenti dei centrocampisti. Avessimo infilato una palla saremmo qui a parlare di tutt'altra gara. Per questo dico: la prestazione della squadra non è stata negativa. Ho visto carattere, idee e voglia di lottare fino all’ultimo.
Pellissier è sembrato troppo solo.
Non è vero. Si cerca sempre di dare supporto con i tagli degli esterni. Presto per Sergio arriverà anche il gol. La sua è stata una prestazione generosa.
Sugli esterni ha cambiato ancora. Dentro D'Anna, fuori Luciano.
Lucio aveva speso tantissimo in settimana, D'Anna sta entrando nei meccanismi. Siamo un cantiere aperto.