CON L'UDINESE A CACCIA DEL POKER...

05.02.2012 00:00 di  Stefano Borgi   vedi letture
CON L'UDINESE A CACCIA DEL  POKER...
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Anche se l'ultima volta, esattamente il primo maggio 2011, i viola calarono una scala reale, cinque carte (leggi...gol) in fila a stendere la squadra di Guidolin in piena corsa Champions League. Un 5-2 roboante, testimone probabilmente della più bella Fiorentina di Mihajlovic, contro un Udinese (va detto) orfana di Sanchez e Inler, due dei tre gioielli (insieme a Totò Di Natale) di Francesco Guidolin. E a proposito... Non ci nascondiamo, c'è sempre quel pizzico di soddisfazione in più ad umiliare chi non ha mai fatto mistero della sua antipatia per i colori viola, fermo restando il suo indiscusso valore di tecnico. Ma torniamo al poker, alla scala reale, e perchè no... al "colore" (sempre cinque carte utili sono) mostrato sul rettangolo verde del Franchi, firmato Vargas (splendido sinistro al volo dopo appena 9 minuti), doppietta di D'Agostino (il classico gol dell'ex), ed un'altra doppietta griffata Alessio Cerci. Altri tempi, quando il peruviano spendeva le sue ultime cartucce in maglia viola (propedeutiche all'imminente coppa America, vissuta da protagonista), ed il regista siciliano si giocava le sue carte per una riconferma che non è mai arrivata. Il "Garrincha di Valmontone", poi, illuse un pò tutti facendo intravedere le stimmate del fuoriclasse, prima di rientrare nel proprio guscio fatto di arroganza e discontinuità. La messe di gol contro i bianconeri friulani, però, non finisce quì: abbiamo titolato "poker" non a caso perchè il 28 marzo 2010 ci fu un'altra quaterna sull'Udinese, una sorta di canto del cigno per la Fiorentina di Cesare Prandelli. Fu quella, infatti, l'ultima vittoria dei viola con il "mago di Orz" in panchina, prima della doppia semifinale di coppa Italia con l'Inter che chiuse di fatto il famigerato "ciclo". Vargas, Gilardino, Santana e Jovetic i marcatori, con il provvisorio pareggio di Pepe al 41'

Altro giro altra corsa, perchè il 22 novembre 2008 ci fu l'ennesimo poker viola ai danni dei bianconeri (e così fanno tre negli ultimi tre precedenti). Stavolta fu un 4-1 con Riccardo Montolivo insolito protagonista. Ricorderete il gesto di mettersi le mani dietro le orecchie dopo il secondo gol, oppure il dito a zittire il pubblico dopo il terzo, il tutto dopo un periodo fitto di polemiche con il "talento di Caravaggio" che se ne uscì con la famosa frase... "Io valgo", neanche fosse il testimonial di un profumo di tendenza. Ma tant'è, dopo un primo tempo "bestiale" (vantaggio bianconero con Floro Flores), la Fiorentina ribalta il punteggio con un "cucchiaio" di Mutu su rigore, la doppietta di "Riccardo cuor di leone" e sigillo finale di Gilardino. In verità ci sarebbe un'altro poker "servito", sempre al Franchi, con data 18 settembre 2005 e quel giorno tutta la Firenzeviola fece conoscenza con la forza, la grandezza, la potenza di Luca Toni. Era la terza del campionato 2005-20006, il primo di Prandelli, e sbocciava la più bella Fiorentina degli ultimi sette anni. Frey in porta, Ujifalusi e Dainelli in difesa, sbarramento a centrocampo formato da Brocchi e Donadel, esterni tra quantità e qualità con Fiore e Jorgensen, coppia d'attacco Luca Toni e Furmini ed un giovane, ma già bravissimo, Giampaolo Pazzini (al 57' entrerà Bojinov). Quel giorno capimmo che lo spilungone modenese avrebbe trascinato la Fiorentina ad una stagione memorabile: un sinistro sotto la traversa nel primo tempo, un altro sinistro da posizione decentrata nel secondo ci regalarono il sorgere di una stella. Di Fiore e Donadel su punizione dal limite (!) le altre segnature. Insomma, le premesse ci sono tutte: gol e spettacolo nei precedenti, la rivalità (eufemismo) verso Guidolin, i colori bianconeri che dovrebbero "aizzare" Amauri come un toro nell'arena... Non manca niente, la parola ora passa al campo.