CERCASI LJAJIC DISPERATAMENTE! 2° PARTE

Dal nostro inviato a Moena
03.08.2013 00:00 di  Stefano Borgi  Twitter:    vedi letture
CERCASI LJAJIC DISPERATAMENTE! 2° PARTE
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© foto di Federico De Luca

Tutti cercano Ljajic, disperatamente. Questo l'incipit di ieri, ma si sa... nel calcio moderno, frenetico, che fagocita tutto e tutti in poco tempo, un titolo simile è già vetusto. Noi proviamo a riproporlo, aggiungendo una specie di "sequel" (Parte 2°) ed inserendo due/tre nuovi protagonisti. Li anticipiamo: i tifosi viola, Ramadani e... Furtula. Chi era costui? Forse la variabile impazzita di una storia che ha dell'incredibile. Il senso dell'articolo vi chiederete? Quello resta. Perchè nonostante l'amichevole di oggi contro i turchi del Gaziantepspor, e nonostante il gol e le grandi giocate del "fenomenino", il succo non cambia: Adem (Ramadani o non Ramadani, Furtula o non Furtula) deve guardarsi dentro e decidere in prima persona. Solo lui sa cos'è meglio per se stesso. A differenza di Jovetic, più malleabile, più condizionabile da fattori e consigli esterni. Ljajic no, Ljajic ascolta, apprende e poi decide. Per conto suo. Anche per questo Ljajic è migliore di Jovetic, Ljajic ha più talento di Jovetic. E attenzione, non solo in campo... 

TRA PASSATO E FUTURO - Il primo è (era) Galliani, lui a dire il vero il meno disperato di tutti visto l'accordo già raggiunto col giocatore. A questo punto i primi diventano i tifosi viola. Durante l'amichevole contro i turchi hanno inneggiato, esaltato, acclamato il talentino serbo, ed in cambio hanno ricevuto impegno, spettacolo, ed un saluto. Che non guasta mai. I tifosi cercano Ljajic (non proprio disperatamente, diciamo... entusiasticamente), lo vogliono. Ljajic, da parte sua, vuole ancora un anno in maglia viola. Che qualcuno li ascolti. Il secondo è Andrea Della Valle (avevamo detto), seguito da Pradè e Cognigni, rispettivamente l'uomo che ride e l'uomo che non ride. I due sono deputati a risolvere la situazione, nel bene o nel male. L'importante è che facciano presto. A tutti questi soggetti (nella seconda parte) aggiungiamo Fali Ramadani che, da oggi, cerca disperatamente di riconquistare la fiducia di Adem Ljajic. L'impressione è che Fali abbia tirato troppo la corda, che Ljajic non abbia gradito e che il terzo incomodo (Furtula) abbia goduto. Ai posteri... 

Quà potrebbe terminare il sequel, tutto il resto è noia. Per correttezza lasciamo andare alcuni stralci dell'articolo di due giorni fa, per capire come il calcio cambi, si modifichi di giorno in giorno. Ma anche per capire come certi principi restino validi, anche dopo l'intervento (forse decisivo) di un presidente volenteroso. Certi che, già fra 48 ore, tutto questo non sarà ancora una volta valido. 

DOV'ERAVAMO RIMASTI? (dagli Appunti da Moena dvenerdì 2 agosto). Comunque, tutti lo vogliono. E poi tutti osservano (e pontificano) l'atteggiamento di Ljajic: se piange se ride, se parla o non parla, se gioca o non gioca. Addirittura il “fenomenino” serbo si era perso (o meglio... Montella lo aveva fatto sparire) per tre giorni. Motivo? Un fantomatico mal di schiena, subito sdoganato dall'aeroplanino che del serbo disse testuale: “Se Adem sta bene, è a disposizione. Se però ha dei conflitti, allora...” Nessun bollettino medico, nessuna traccia del mal di schiena di cui sopra. Solo insoddisfazione, conclusa con l'esclusione diciamo così... propedeutica. Insomma, un tormentone che quello di Jovetic, al confronto, appare poco più di uno scherzo. Peccato perchè ci risulta Ljajic di professione faccia il calciatore, e per questo dovrebbe essere valutato. E andiamo oltre. Per il suo vissuto probabilmente Ljajic non meriterebbe neppure tanta attenzione mediatica. E invece Ljajic di qua, Ljajic di là, e quel che è peggio il grande fratello serbo di tutto si occupa meno che di campo. E dire che Adem Ljajic, palla al piede, ci dicono essere parecchio bravino...

CONSIDERAZIONE FINALE - Noi però, di tutto questo, saremmo curiosi di sapere cosa ne pensa il giocatore, Se solo parlasse. Noi abbiamo la sensazione che Adem sia tra due fuochi: da una parte se stesso, dall'altra Fali Ramadani. Che sappia cos'è meglio per lui (restare ancora un anno a Firenze) e cos'è meglio per il procuratore (un nuovo contratto ed una provvigione principesca). E ancora. Che Adem non voglia sottostare supinamente alle trame del “Mangiafuoco” serbo, ma allo stesso tempo sia allettato dalla Champions, dal fascino della maglia rossonera. Per questo ci ha insospettito una frase di Andrea (“Il ragazzo vuole rimanere”) chiaro segnale di conflitto interiore. Noi crediamo altresì che il problema sia l'entità della clausola: 10 milioni la richiesta di Ramadani, 15 quella della Fiorentina. Ben 7 milioni in più dell'offerta di Galliani, giudicata “bassa e lontana” dallo stesso ADV. Ci risulta, infine, che Ljajic voglia fissare la clausola a 12/13 milioni, per giocare ancora un anno in maglia viola, per crescere e migliorare col pigmalione Montella. Anche perchè, di questo passo, Adem rischia di venire schiacciato dalla pressione, dallo stesso Montella endemicamente refrattario ai compromessi. Adem rischia quel “sano mobbing” che in molti si auguravano fosse riservato a Montolivo. E allora... La Fiorentina cerca Ljajic, il Milan anche, Adem cerca invece se stesso. E alla fine il più disperato potrebbe essere proprio lui...