Poesio: "La situazione è surreale. Chi arriva va applaudito e sostenuto"
Il noto giornalista Ernesto Poesio, è intervenuto a Radio FirenzeViola nel corso di "Palla al centro" analizzando le possibili alternative a Pioli e le dimissioni di Pradè: "La Fiorentina non parla da dopo le dimissioni di Pradè. Abbiamo avuto un post di Joseph Commisso, nel quale ringrazia Pradè e il comunicato ufficiale di tre righe della Fiorentina per salutarlo. Nonostante questo, non è stata preparata la partita con il Lecce e non ci si è preparati a salutare Pioli, non c'è stata organizzazione. Questo è molto preoccupante, se oggi il Genoa vince la Fiorentina è ultima in campionato, questo è surreale. Bisogna fare un reset totale, perché c'è da ricostruire la società, lo staff e la squadra, se non si arriva in Europa, i giocatori importanti se vogliono andare. Non so se Commisso è pronto a fare tutto questo, ma non lo so io come non lo sa nessuno, perché Commisso è da mesi che non parla. Non ha nemmeno mai incontrato Pioli, lo ha solo sentito per telefono, durante la sosta Pioli poteva sicuramente prendere un volo per New York per andare ad incontrare il Presidente Commisso".
Può esserci la possibilità di vendere la società?
"La città deve sapere quale è il futuro della Fiorentina, perché al momento è molto incerto. Non abbiamo un direttore sportivo e ora ci troviamo anche in cerca di un allenatore, ma dovevano comunque essere preparati, è successo tutto in pochi giorni, ma era nell'aria da tempo".
Cosa pensa delle dimissioni del Ds Pradè?
"Anche qui non torna, secondo me c'è qualcosa che non sappiamo, ma nessuno ci darà spiegazioni,  perché ci sarà l'ennesimo patto di riservatezza, che non ci consentirà di sapere quello che è accaduto". 
Che ne pensi di Vanoli e Palladino?
"Penso che chiunque si prenda questa gatta da pelare va applaudito e sostenuto, perché non è come Harry Potter con la bacchetta magica, che risolve tutto in poco tempo. Questa non è una squadra, come dice Di Giorgi, l'allenatore della Nazionale maschile di Pallavolo, la squadra finisce quando ci sono degli sguardi dopo l'errore del compagno, noi siamo oltre a questa situazione. Vanoli a Torino ha fato benino e a Venezia ha fatto bene, ma non ci sono grandi alternative sul mercato.  Su Palladino ti saprei dare una risposta precisa, se si sapesse cosa è successo l'anno scorso, oltre al fatto che Pradè e Palladino non andavano d'accordo".
Ascolta l'intervista completa su Radio FirenzeViola
 
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