PAPA WAIGO A RFV, Viola può essere la sorpresa
L'ex attaccante della Fiorentina, Papa Waigo N'Diayè, è intervenuto a Radio FirenzeViola durante "Viola Amore mio". Si è espresso riguardo il momento della squadra viola arrivata alla sosta per le nazionali con quattro vittorie ed un pareggio nelle ultime cinque partite di campionato, dopo la vittoria di ieri sera: "Rispetto ai primi due anni, Italiano insieme alla squadra sembra aver raggiunto la crescita e l'esperienza giusta. E' importante essere concentrati in ogni partita, bisogna giocare bene e vincere anche con le squadre di medio-bassa classifica. La squadra è viva con una voglia incredibile. Italiano sta lavorando bene con l'aiuto della dirigenza, hanno rinforzato la squadra e la fase offensiva è migliorata. Tutti i ragazzi hanno voglia di giocare e anche quelli dalla panchina aiutano e fanno la differenza, tutti sono in concorrenza".
La Fiorentina può dare soddisfazioni? "Prima nel calcio italiano c'era una grande differenza con le squadre forti, ora le squadre sono più equilibrate. Lo spirito collettivo è importante, la squadra deve combattere e lottare fino alla fine, la Fiorentina se la può giocare con tutti andando anche a vincere fuori casa in campi difficili. Ora la Fiorentina è una squadra valida e per tutti non sarà facile affrontarla. I tre punti a Napoli devono caricare l'ambiente ma i giocatori non si devono montare la testa perché il campionato è lungo".
Italiano è un allenatore che da carica ai suoi giocatori? "Lo conosco benissimo perché ci giocavo insieme quando era capitano al Verona, gestiva lo spogliatoio, era un maestro. L'esperienza di Italiano aiuta molto, serve il sostegno dei tifosi ma ci vuole serenità e tranquillità. La Fiorentina può essere la sorpresa di quest'anno".
Se l'aspettava il salto di qualità e la continuità di Nico? "Nico non ha dimostrato ancora tutto il suo potenziale, la carica lo farà migliorare col tempo. Quando arrivi in una squadra non devi pensare di essere un fuoriclasse, se sei un leader o un valore aggiunto lo devi dimostrare sul campo facendo la differenza".
Che ne pensa dell'esplosione di Kayode? "In Italia la mentalità sta cambiando e adesso chi merita gioca. Fino a poco tempo fa le squadre erano programmate e i titolari erano già decisi, i giovani prima aspettavano più tempo ed ora invece fanno la differenza giocando di più".
A proposito ricorda anche i tempi in cui giocava nella squadra viola: "La nostra squadra aveva un unico spirito che ci faceva migliorare anche nei risultati, tutti erano uniti, lo spogliatoio deve essere vivo e tutto il gruppo deve avere una marcia in più, anche chi gioca meno. Penso che una piazza come Firenze meriti uno scudetto".
Ha parlato anche della sua Academy in Senegal: "Al suo interno formo giocatori tecnicamente, tatticamente e anche a livello comportamentale ed educativo, si deve lavorare sull'aspetto umano perché il calcio è seguito da tutti i ragazzi e devono dare un buon esempio. Anche l'aspetto alimentare è fondamentale per i ragazzi, può permettere di giocare più anni".