Minotti promuove Pioli: "Gli spalancherei la porta. Però il club faccia chiarezza all'interno"

Lorenzo Minotti, grande ex difensore nonché opinionista per Sky Sport, ha parlato di Fiorentina ai microfoni di Radio FirenzeViola, durante "Colpi d'Ala". Queste le sue riflessioni, a partire dall'addio di Raffaele Palladino: "La stagione della Fiorentina è stata complessa, piena di risvolti. Se guardiamo solo il puro risultato, il campionato dei viola è da 6,5, quasi 7. Ha fatto 65 punti e in Conference ha fatto un cammino non da disonore, la semifinale l'ha giocata quasi alla pari. Se invece guardiamo la qualità del gioco, l'aspetto emozionale, lì il giudizio scende a un 6 risicato. Si poteva fare di più perché la rosa aveva molto più potenziale di un anno fa, ma prendendo un allenatore acerbo come Palladino va considerato che serve uno step di crescita".
Qual è il profilo ideale ora? Pioli?
"Ce ne sono diversi, dipende qual è l'orientamento societario, quali sono i programmi e gli obiettivi che il club si dà. Una volta capito questo si fa la scelta sulla panchina, ma prima bisogna far chiarezza all'interno della società, perché questi dissapori penalizzano sia la dirigenza che l'allenatore. Hanno insistito per mesi a dire tra loro che erano una famiglia e poi così non era. Detto questo, io non sono molto per i ritorni, ma a Pioli spalancherei la porta. Ha un legame empatico con la piazza, è un bravo allenatore e una persona molto equilibrata, sa comunicare".
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