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Lorenzo Minotti: "Io ripartirei anche da Fagioli e Gudmundsson. Vi spiego"

Lorenzo Minotti: "Io ripartirei anche da Fagioli e Gudmundsson. Vi spiego"FirenzeViola.it
Ieri alle 18:00Radio FirenzeViola
di Niccolò Santi

Lorenzo Minotti, ex capitano del Parma e oggi commentatore Sky, ha parlato a Radio FirenzeViola nel corso di "Firenze in campo": "Non è semplice fare un’analisi dell’annata viola. Nel senso che bisogna partire dagli obiettivi iniziali e le potenzialità di questa squadra. Se guardiamo i numeri a freddo, in campionato credo che la Fiorentina potesse arrivare sesta, settima o ottava. Quindi credo che l’obiettivo sia stato raggiunto. In Europa il cammino è stato buono, tutto sommato si può andar fuori con il Real Betis. I risultati sono stati sotto le aspettative in Coppa Italia. Questo guardando ai numeri".

E guardando alla sostanza?
"La rosa di quest’anno era superiore alle annate scorse, quindi l’aspettativa dei tifosi era più alta. Palladino è un tecnico alle prime armi e doveva fare esperienza con una squadra di questo rango e le tre competizioni. È anche vero che la Fiorentina non ha mai manifestato una grande identità di gioco. Ha lasciato tanti punti con le squadre più deboli".

Quali sono i calciatori su cui il tecnico deve puntare?
"De Gea secondo me dev’essere scontato, così come Kean e Dodo. Poi ci sono giocatori come Gosens e Mandragora che sono stati bravi e importanti i per personalità e carisma. Lo stesso Pongracic può fare meglio di quello che ha dimostrato. Pablo Marí, se rimane Palladino, è un uomo dell’allenatore. La base è più che buona. Terrei pure Cataldi. Su Fagioli punterei: se riesce a mettere da parte le questioni personali può dare tantissimo. Davanti darei anche fiducia a Gudmundsson, che è stato condizionato come Fagioli da fattori extracampo".

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