L'ex viola Natali: "Pioli bravo e scelta per ricompattare ambiente. Vi spiego Kospo"

L'ex difensore della Fiorentina, Cesare Natali, è intervenuto a Radio FirenzeViola durante "Firenze in campo" per parlare dell'attualità viola e del suo ex tecnico (al Bologna) Stefano Pioli: "Mi sembra una scelta legata al voler ricompattare l'ambiente perché Palladino non è riuscito ad incastrarsi con la realtà fiorentina mentre Pioli, al di là che è un allenatore ottimo, conosce bene l'ambiente e può spazzare via il malumore dei tifosi. Poi lui si è lasciato bene ed ha le basi per fare bene".
L'obiettivo è migliorarsi ogni anno, la scelta di Pioli a cosa mira? "L'auspicio è di migliorarsi, anche se l'anno scorso la Fiorentina ha fatto 65 punti ed ora va alzata l'asticella con il mercato per fare meglio anche con Pioli che è un valore aggiunto. Magari con lui qualche punto in più li avrebbe fatti. Ma di sicuro avrà avuto delle garanzie tecniche o comunque le parti di partenze sono d'accordo".
Come è cambiato Pioli? "Si evolve chiunque, compreso l'allenatore, io l'ho avuto 13 anni fa figuriamoci. Però mi sembra migliorato nel voler portare la sua squadra ai massimi livelli e dal punto di vista umano aveva già voglia allora di ascolta e potevi parlarci di calcio ma anche di aspetti extra calcistici, insomma si fa voler bene, è piacevole per confrontarsi ed è diventato anche un gestore perché ci sono tanti profili differenti in uno spogliatoio".
Bernardeschi e Immobile al Bologna come li vede? "Sartori ha sempre costruito squadre competitive e non puoi fare squadre né con tutti giovani né con tutti Immobile. Comunque è un giocatore che non potrà fare certo 38 partite ma che per l'esperienza ti serve in settimana e può trascinare la squadra. Uno intelligente a quell'età si mette a disposizione dell'allenatore, ma credo siano stati presi per le competizioni europee in cui serve esperienza internazionale e curriculum per fare bene".
La Fiorentina ha preso Kospo dalla cantera del Barcellona, che ha giocato con suo figlio; che giocatore è? "Ha un anno in più di mio figlio, l'ho visto nella stagione precedente anche se quella non è stata troppo positiva. Ma in questa stagione quella squadra ha vinto tutto, ha fisico, grande struttura e personalità e sa giocare a calcio, forte nel duello fisico e nell'uscita da dietro, grazie all'impostazione data dal Barcellona anche se due anni fa era un po' macchinoso".
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