L'avv. Orso: "Franchi? Ritardi prevedibili ma i nodi sono copertura economica al 90% e volontà politica al 10%"
L'avvocato Federico Orso, esperto di diritto sportivo e professore di diritto amministrativo all'Università di Firenze, è intervenuto a Radio FirenzeViola durante la trasmissione "Scanner", a cura di Giulio e Anna Dini, che stasera affronta il tema degli stadi, quanto mai attuale a Firenze e non solo. Ecco le sue parole sulla situazione del Franchi: "E' una vicenda che va avanti da tempo e che ogni tanto vede un incidente di natura diplomatica che incendia l'opinione. Dal mio punto di vista non è accaduto nulla di significativo e che deve preoccupare, perché si era già capito che qualche ritardo c'era stato. Si era parlato del sottofondo in cui c'erano materiali più duri che hanno richiesto altre trivelle da quelle previste. E sembra ci sia qualche ritardo - dice la sindaca - del primo lotto. Poi è seguito il comunicato della Fiorentina che sta nel gioco delle parti che si è detta rammaricata del fatto che per il centenario la Fiesole non è terminata. Senza sminuire il disagio visto che anche io sono abbonato e ogni giorno di ritardo è un disagio in più, forse non sono i mesi di ritardo a spostare la partita ma il nodo restano i soldi".
Entro il 2027 sarà finito il primo lotto ed entro il 2029 saranno terminati tutti i lavori, è stato comunicato, ma con quali risorse? "Questa tenbione che c'è tra Comune e Fiorentina credo verta più su questo. Perché la finanza di progetto con l'intervento della Fiorentina sembrava appurata in cambio di qualcosa che le permettesse di rientrare dall'esborso, secondo le norme, anche se qui la legge stadi non si poteva applicare se non partendo direttamente con quello strumento. Ora vedo possibile solo l'ingresso in corsa della Fiorentina ma questo presuppone l'esistenza di rapporti cordiali e non tesi. Il Comune e la Fiorentina non sono riusciti in tempo brevi un'alternativa quindi figuriamoci ora".
Contributi della Uefa sono realistici? "Irrealistico non è ma è più realistico l'intervento della Fiorentina in cambio di una concessione lunghissima. E' una cosa prevista dalle leggi sui contratti pubblici all'articolo 175 e seguenti, 196 in particolare, nelle finanze di progetto. Qui è un po' forzata perché servirebbe anche una progettualità del soggetto, ma qui il progetto già c'è".
Legge ad hoc? "Questa è un'osservazione buona per tutte le stagioni ma sono scettico al riguardo però in questo caso le leggi ci sarebbero. Ci sarebbe stata la legge stadi, come applicato al Castellani, di cui sono consulente giuridico, ma il nodo in questo caso è il reperimento delle risorse che sono al 90% e il 10% è la volontà politica di rimanere a dama. Se ci sono queste due cose siamo a posto".
Poteva andare diversamente? "Credo si potesse fare diversamente, sono stati fatti errori non tanto nel merito ma di metodo, due in particolare. Il primo è quello di non aver seguito il percorso della legge-stadi rimaneggiamento di una legge del 2017, l'altro non aver impugnato l'atto della Sovrintendenza"
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