Giovanni Dolci: "Col Mondiale Kean potrebbe rimanere. Conference? Non determinante nella scelta"

Il dirigente sportivo Giovanni Dolci è intervenuto ai microfoni di Radio FirenzeViola nel corso della trasmissione "Chi si Compra" per parlare dei temi più attuali di casa gigliata. Queste le sue parole a partire dalla permanenza o meno di Moise Kean l'anno prossimo: "L'anno del Mondiale per Kean sarà determinante. Il palcoscenico dei mondiali ti apre delle strade importanti. Quindi lui avrebbe bisogno di essere protagonista come ha atto alla Fiorentina. Poi ci sono tante cose che intervengono oltre alla volontà del ragazzo. La cosa migliore e più intelligente sarebbe restare a Firenze e fare un campionato di grande livello".
Per Colpani e Gudmundsson potrebbero essere ridiscussi i riscatti?
"Da osservatore esterno è più facile che si muova per Gudmundsson. Possono coesistere, sono diversi per caratteristiche. Gudmundsson ha sicuramente più mercato di livello. Immagino che la trattativa con il Monza potrebbe essere più semplice per ridiscutere la situazione prestito. Sono due ragazzi che possono fare meglio. In Italia la Fiorentina è un club prestigioso e per loro due sarebbe importante fare un altro anno a Firenze. Dall'esterno la riflessione che faccio è capire quanto i ragazzi siano importanti in questo gruppo e capire la valenza economica dell'operazione".
Senza Europa la Fiorentina dovrà di nuovo rivoluzionare la rosa?
"L'anno scorso sono cambiate molte situazioni quindi era necessario rivoluzionare con un allenatore nuovo. Secondo me con qualche investimento mirato quest'estate la Fiorentina potrebbe provare a dare continuità a questo progetto. Negli ultimi anni la Fiorentina ci ha abituato bene, quest'anno se non riuscisse ad andare nelle coppe anziché smembrare penso debba necessariamente fare qualche acquisto per tornare a fare bene il prossimo anno".
Un ritorno in Conference League sposterebbe riguardo alla permanenza o meno di Kean?
"C'è un discorso economico. La proprietà però è solida non lavora solo sulla posizione in classifica e sugli introiti. Un'altra riflessione è che con le coppe un giocatore fa una 50ina di partite l'anno minimo. Se invece che 50 ne fa 40 per un giocatore potrebbe essere comodo. Soprattuto per Kean che vorrà arrivare al mondiale al top. Un conto poi è gestire una rosa di 22 giocatori con dei giovani e un conto è gestire una rosa di 28 giocatori per partecipare alle coppe. Anche se non dovesse arrivare in Europa secondo me la Fiorentina dovrebbe comunque investire. Anzi, paradossalmente l'anno prossimo potrebbe raggiungere posizioni migliori in classifica".
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