EX COLLAB. SOUSA, L'addio di Italiano non destabilizza

EX COLLAB. SOUSA, L'addio di Italiano non destabilizzaFirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2023
mercoledì 3 aprile 2024, 13:00Radio FirenzeViola
di Redazione FV

Sem Moioli, ex collaboratore e portavoce di Paulo Sousa nell'esperienza alla Fiorentina, è intervenuto ai microfoni di Radio FirenzeViola, durante "Viola Amore Mio", per parlare del match di Coppa Italia tra Fiorentina e Atalanta: "Anche se tifo Atalanta ho ancora tanti amici a Firenze, tra cui Daniele Pradè. Stasera sarà una partita equilibrata, dove a fare la differenza saranno gli episodi. E' difficile fare un pronostico perché è una partita diversa dalle altre. A Napoli, nonostante la bella vittoria, ho visto un'Atalanta meno brillante di altre volte ma molto più attenta. La Fiorentina contro il Milan ha fatto una partita generosa senza raccogliere punti. Ma sarà una partita diversa dalle altre". 

Chi pensa che possa essere più decisivo tra Belotti e Scamacca?
"Mi aspetto che la partita venga decisa da episodi più in senso collettivo, rispetto che dai singoli. Belotti si è inserito velocemente e ha voglia di dimostrare di essere ancora un giocatore importante. Mi aspetto molto da lui. Scamacca non ha ancora reso al meglio. E' stato un po' altalenante: in certe partite ci è riuscito in altre meno. Anche in questo caso dipenderà molto dal gioco delle due squadre: vedremo se decideranno di studiarsi, rimandando il discorso alla gara di ritorno, o se decideranno di affondare". 

Italiano sembra destinato ad andarsene come fu per Sousa, cosa succede in una squadra che sa che l'allenatore se ne andrà? 
"Lo vedo come uno stimolo in più, come una sorta di ultimo sforzo per riuscire a fare quello che non è stato fatto prima. Italiano cercherà di finire con qualcosa di importante. Non penso sia una notizia che possa destabilizzare. Sia la Fiorentina che l'Atalanta meriterebbero di vincere un trofeo, che sia in Italia oppure in Europa. Italiano mi sembra una persona in gamba e preparata, in più l'ambiente della Fiorentina è solido: non lo vedo come un qualcosa che possa creare problemi". 

Per quanto siano due cicli diversi, a entrambi i tecnici sono mancati dei trofei questi anni
"Quando squadre così scalano una montagna con fatica e riescono ad arrivare in cima è un peccato non piantare la bandiera. Detto questo, l'esperienza di Gasperini a Bergamo ha cambiato la storia del club. E' tutto relativo, io non vedo le sconfitte di questi anni come delusioni. Bisogna proporzionare anche i risultati ai bilanci e alle possibilità economiche delle varie squadre".

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