CARCARINO A RFV, Boga particolare. Firenze il top
Nel corso della mattinata, durante la trasmissione "Social club", è intervenuto ai microfoni di RadioFirenzeViola.it, Massimo Carcarino, match analyst, attualmente fermo, che ha lavorato a Sassuolo con De Zerbi e Dionisi e che ha avuto alle dipendenze per tre anni e mezzo Jeremie Boga, obiettivo di mercato della Fiorentina. Queste le sue parole: “Boga è un grande talento che forse non si esprimerà mai al massimo. Nel calcio attuale, un giocatore così bravo nell’uno contro, difficilmente lo si trova. L’ho avuto tre anni e mezzo, lo conosco molto bene, è un ragazzo, a livello caratteriale, che va coinvolto. A giocatori così meno cose dici e meno problemi si avranno”.
Può patire la pressione di Firenze Boga?
“Le pressioni fanno parte del lavoro. Firenze è una grande città, una grande piazza che conosce grandissimi calciatori. Credo che per Boga sia l’ideale la Fiorentina. È un giocatore che accende lo stadio, può trascinare i tifosi con due o tre sgasate. Questo è quello che non è successo a Bergamo. Lui è un esterno puro”.
Le coppe dell’Atalanta sono state degli stimoli?
“L’anno scorso ogni tanto Gasperini cambiava, e ha inserito Boga in posizione centrale. La sua grande forza però è quella di giocare con i piedi sulla linea”.
Sulla fase difensiva?
“Su questo va convinto, perché il modo di difendere di Italiano è molto diverso da quello che abbiamo usato noi. Ma se venisse messo al centro del progetto, sono sicuro che si metterebbe a disposizione su tutto”.
Potrebbe essere già alla ricerca di una nuova esperienza?
“Lui è cresciuto al Chelsea, ma ha girato molto in prestito. La Premier League è il campionato che ama di più. Ha anche un bambino che non mi ricordo dove abita. Forse Marsiglia perché lui è di lì e la vicinanza al figlio potrebbe aiutare. Inoltre, sono sicuro che chi prenderà Boga farà un affare”.
Le differenze con gli esterni viola?
“Il controllo di palla che ha Boga, in Serie A, veramente pochi giocatori ce l’hanno. Sa rientrare e calciare sul secondo palo. Con De Zerbi è cresciuto anche con gli assist. Sottil è più potente, mentre Nico Gonzalez lo assocerei più ad uno come Berardi, anche se l’esterno del Sassuolo segna molto di più”.
Il suo ricordo di Fiorentina-Benevento?
“Mentre me ne state parlando mi stanno venendo i brividi. Fu un giorno indimenticabile. Noi, De Zerbi compreso, non avevamo voglia di giocare. Quando Astori morì noi eravamo a pranzo prima della sfida contro il Verona, non ci sono parole per dire cosa abbiamo provato”.