Amoroso promuove Vanoli: "E' l'uomo giusto, incarna perfettamente il DNA viola"
Christian Amoroso, ex viola, è intervenuto ai microfoni di RadioFirenzeViola nel corso di "Viola Amore Mio". Ecco le sue parole: "Forza Paolo Vanoli! Sono contento, se lo merita, ha fatto un bel percorso da allenatore fino ad adesso, abbiamo giocato insieme nella Fiorentina e nel Bologna, abbiamo vinto una Coppa Italia insieme. Era già un rompiscatole quando giocava, uno molto puntiglioso e preciso e sono doti che servono per fare l'allenatore ai massimi livelli".
E' quello che ci vuole adesso: esser puntigliosi e saper scuotere dei calciatori che sembrano impauriti
In queste situazioni è fondamentale lavorare soprattutto a livello psicologico. Secondo me la squadra ha buone qualità a per ora sono rimaste sottotraccia. Questo è il problema principale. Vanoli dovrà lavorare sulla testa dei giocatori, trasmettere tanta fiducia e farli uscire da questo tunnel infinito. Mi ricorda il periodo brutto di quando c'ero anche io. Bisogna invertire velocemente la rotta".
Ha avuto modo di sentire Vanoli?
No, ma ho sentito persone a lui vicine. Lo sentirò quando sarà più rilassato e tranquillo, anche perché ora lo staranno chiamando tutti. Tra l'altro è un po' che non lo sento. Però quando passi così tanto tempo con una persona, quando la risenti è come se ci foste visti il giorno prima. Voglio che stia tranquillo, che si concentri al massimo e che possa dare tutto quello che ha per uscire da un momento difficile. Ce ne sarebbe bisogno".
Cosa pensa che possa dare Vanoli a questa Fiorentina?
"Ha fatto un bel percorso, ha fatto anche il collaboratore di Conte acquisendo esperienza dentro e fuori dal campo, anche perché si lavora soprattutto fuori. Non so chi saranno i collaboratori, ma spero restino anche quelli che c'erano perché anche con loro ho avuto a che fare da giocatore. Credo che possa essere quello giusto per quello che ho visto a Torino: la squadra aveva le idee chiare, decisa, mi piace il suo atteggiamento in panchina, ha voglia, grinta, personalità e penso che possa essere un allenatore che ha il DNA di questa tifoseria. Ci deve essere correlazione tra l'atteggiamento dell'allenatore e quello che la gente pensa da fuori. Può essere una sinergia importante per l'ambiente".
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