Pisa-Fiorentina, dopo la falsa partenza adesso servono gol e punti per il riscatto

La Gazzetta dello Sport oggi in edicola si concentra sulla sfida, in programma domani pomeriggio alla Cetilar Arena, tra Pisa e Fiorentina. Un derby sentitissimo che non si vede in Serie A dal 1991, quando i presidenti delle due squadre erano Romeo Anconetani e Mario Cecchi Gori. Ad affrontarsi un Pisa reduce da un'ottima prestazione a Napoli lunedì scorso e una Fiorentina che, dopo la sconfitta casalinga contro il Como, è andata a cena fuori con tutto il gruppo squadra per trovare compattezza e motivazioni in vista del del derby. Entrambe le squadre hanno un disperato bisogno di punti, i nerazzurri sono ultimi in classifica con a quota 1 e i viola sono poco più avanti con una sola lunghezza di vantaggio. Per ottenerli Gilardino e Pioli si affideranno alle loro punte. Da una parte il grande ex Nzola, che a luglio a Firenze non aveva ottenuto neppure il benestare per allenarsi con la prima squadra e che lunedì invece a Napoli è tornato al gol in Serie A, e dall'altra parte Kean e Gudmundsson. L'ex Juventus è ancora alla ricerca del primo gol stagionale mentre l'islandese spera nell'effetto derby per ritrovare quella luce che aveva a Genova e che invece a Firenze ha mostrato solo in rare occasioni.
Parlando dei due tecnici la Rosea si sofferma sugli intrecci, tra le carriere di allenatore e giocatore, di Alberto Gilardino e Stefano Pioli. Il primo in viola ha segnato tanto da giocatore e ha sperato fino all'ultimo di sedersi sulla panchina del Franchi. Panchina sulla quale è seduto invece Pioli che in quel derby finito 4-0 del 1991 vestiva la maglia gigliata numero 6. Oggi da allenatore della Fiorentina ha il compito di sistemare una situazione già complicata dopo 4 giornate.
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