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La percentuale di ristrutturazione del Franchi e le aspirazioni per Euro '32

La percentuale di ristrutturazione del Franchi e le aspirazioni per Euro '32FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 08:39Primo Piano
di Donato Mongatti

4,2%. È questa la percentuale di completamento della ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi di Firenze al 31 dicembre 2024, che emerge dal report sullo stato di attuazione delle opere finanziate col fondi Pnrr/Pnc del Comune. Il documento, approvato a inizio aprile dalla giunta di Palazzo Vecchio, fotografa lo stato di attuazione dei "Grandi progetti" finanziati: 770,7 milioni distribuiti su 55 interventi.

In merito allo stadio, la percentuale di completamento si riferisce alle opere coperte dalle risorse: 151 milioni suddivisi in 95 del Pnc-Pnrr; 44 di fondi per le opere indifferibili (per coprire i costi delle materie prime – aumento prezzi); e i restanti importi derivati da risorse del Comune e contributi privati.

Nella relazione sullo stadio viene ripercorso il procedimento, ricordando che il ricorso in appello, dopo il pronunciamento del Tar, contro definanziamento di 55 milioni è stato definitivamente respinto dalla sentenza del Consiglio di Stato del 26 novembre 2024.

A questo punto si è provveduto ad affidare la progettazione esecutiva di uno stralcio dell'intervento che comprendesse solo la parte ancora finanziata e bandire una nuova gara per l'appalto dei lavori (la prima era andata deserta) la cui aggiudicazione è avvenuta a fine del 2023 (il Rti Cobar-Sac).

Fatto ciò sono state affidate le opere propedeutiche per l'avvio dei lavori che iniziarono già a gennaio 2024. Poche settimane dopo, il 14 febbraio, inizia la preparazione del cantiere per la demolizione del vecchio tabellone segnapunti, che principia a sgretolarsi il 20. È il punto di non ritorno: dopo mesi di scontri con la Fiorentina (che proseguiranno fino all'estate successiva), non si torna più indietro. A metà marzo Comune e Cobar-Sac firmano il contratto per i lavori di ristrutturazione e alla fine del mese viene consegnata l'area dei cantieri.

Nel corso del 2024 i lavori di riqualificazione si sono svolti con le modifiche necessarie (è stata approvata una prima variante) per garantire la contemporaneità con le partite della Fiorentina. A inizio giugno la società viola deposita in tribunale un ricorso cautelare d'urgenza per chiedere lo stop alle ristrutturazioni, che viene respinto il successivo luglio.

Nel frattempo Sara Funaro è stata eletta nuova sindaca di Firenze e, rispetto al predecessore Dario Nardella, i rapporti col club viola evidenziano un cambio di rotta. Tramonta definitivamente l'ipotesi di trasferire la squadra gigliata allo stadio del rugby Padovani (adeguato per la serie A) dalla stagione 2025/26, ma il presidente Commisso apre alla possibilità di supporto finanziario ai lavori di ristrutturazione (ottenendo in cambio una lunga concessione dello stadio a un costo "scontato").

Alla fine del 2024, a seguito di un vertice in prefettura, Fiorentina e Palazzo Vecchio manifestano la volontà comune di far rimanere i viola al Franchi per tutta la durata dei lavori e lo scorso marzo questa volontà si concretizza con un atto del Comune che incarica Arup di redigere una variante alla progettazione esecutiva. Per il 2025-26 la capienza attuale di 24.786 posti non sarà ridotta e i lavori resteranno concentrati nella costruzione della nuova curva Fiesole, nella riqualificazione di metà Maratona e Tribuna laterale (parte nord): questa porzione di stadio sarà interamente coperta.

Il 4 aprile la sindaca Funaro incontra al Viola Park il presidente Commisso: viene prorogata la concessione dello stadio per la prossima stagione e si fa il punto della situazione sulla proposta di project financing alla quale i tecnici del club stanno lavorando da tempo, ma, a quella data, agli uffici di Palazzo Vecchio è giunta solo una formale manifestazione di interesse per presentarla.

Per vedere la fine dei cantieri mancano oltre 100 milioni. Firenze è l'unica città candidata ad ospitare Euro 2032 con i lavori in corso, mentre dove sorgono gli altri impianti papabili siamo ben lontani dal vedere in azione le macchine operatrici. L'assegnazione delle città avverrà nell'autunno del 2026 e i finanziamenti che arriverebbero sarebbero manna dal cielo. Il vantaggio di Firenze è un'occasione da non lasciarsi sfuggire, dare un'accelerata ai cantieri (solo il 4,2% realizzato a fine 2024) significherebbe giocare un'altra volta d'anticipo.