Fiorentina e Italia, Nicolussi Caviglia vuole tutto. Sta diventando un punto fermo

Fiorentina e Italia, Nicolussi Caviglia vuole tutto. Sta diventando un punto fermoFirenzeViola.it
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di Redazione FV

Se non c'erano dubbi sulla chiamata di Moise Kean, le convocazioni diramate ieri dal ct Gattuso hanno rilasciato in casa Fiorentina la piacevole sorpresa di vedere per la prima volta in azzurro Hans Nicolussi Caviglia. L’Italia sfiderà l’Estonia a Tallinn sabato 11 ottobre e ospiterà poi Israele a Udine il prossimo martedì 14 ottobre, trovare spazio sarà dura in un centrocampo che può contare su gente come Barella e Tonali passando per Frattesi. Ma la soddisfazione per il ragazzo di Aosta amante della lettura e del golf è ovviamente enorme. A concentrarsi sul tema è la Repubblica (ed. Firenze), che ribadisce come il periodo della Fiorentina non sia dei migliori, ma Nicolussi Caviglia si è preso in poco tempo una maglia da titolare a discapito di chi, come ad esempio Fagioli, ha in testa il medesimo obiettivo: fare bene e riconquistare la Nazionale. L’ex Venezia ha giocato appena tre partite in maglia viola, entrando a gara in corso con il Napoli e poi partendo titolare con Como e Pisa. Qualche sprazzo, tanta corsa, un paio di verticalizzazioni interessanti.

Il regista scuola Juve sta diventando un punto fermo e la chiamata azzurra certifica le grandi speranze che gli allenatori ripongono in lui. E dire che la maglia della Nazionale l’aveva già odorata in passato. Non solo nelle selezioni giovanili, ma in uno stage del dicembre 2022 organizzato da Roberto Mancini. Il ct chiamò 66 talenti per vedere da vicino con chi aveva a che fare. Alcuni di quei giocatori si sono persi, altri sono esplosi (vedi Calafiori o Carnesecchi): qualcuno è attualmente nella rosa della Fiorentina: oltre a Nicolussi Caviglia che al tempo giocava nel Sudtirol e dopo pochi giorni sarebbe andato alla Salernitana, c’erano Jacopo Fazzini, Tommaso Martinelli e Cher Ndour. Questa convocazione ha ovviamente un sapore diverso: adesso si fa sul serio e davanti ci sono impegni cruciali per provare a riportare l’Italia ai Mondiali. Guai a pensarci in anticipo però. Domani c’è la Roma, in campionato non è stata ancora vinta una partita e un altro passo falso prima della sosta creerebbe una voragine nelle ambizioni viola.