Da Repubblica Marinara e Signoria ai tempi nostri, Corriere Fiorentino: "Pisa-Viola, bentornato derby"

Dopo più di trent'anni torna a disputarsi in Serie A il derby dell'Arno tra Pisa e Fiorentina, una rivalità accesissima che nel corso della storia ha dato dimostrazione di sé da ambo le parti e che stamani, in avvicinamento al match, ripercorre il Corriere Fiorentino. Una sfida che ha attraversato nella storia vari momenti di gloria vissuti dalla Repubblica Marinara prima e dalla Signoria poi, ma pure il ricordo delle vecchie partite tra le due realtà calcistiche è sufficiente a rendere la gara dell’Arena Garibaldi qualcosa di speciale. L’ultima istantanea, in ordine temporale, è dell’agosto 2002 quando nella coppa Italia di Serie C, al Franchi, la neonata Florentia Viola fu sconfitta 1-0 con un gol di Frati sotto il settore ospiti (che aveva celebrato il precedente fallimento dei rivali con tanto di corteo funebre e bara di cartone al seguito) mentre all’Arena Garibaldi l’ultimo incrocio, nell’ottobre del 1990, non ebbe storia con un 4-0 a favore della Fiorentina: due gol di Kubik e i centri di Fuser e Di Chiara chiusero un decennio in cui, soprattutto in Coppa Italia, il Pisa di Anconetani si era comunque preso discrete soddisfazioni, riuscendo in quell’impresa di battere i nemici fiorentini che tutta Pisa sogna di ripetere.
Un derby sentitissimo tra le due tifoserie, anche se ufficialmente quella viola ha annunciato che diserterà lo stadio per il caro biglietti. Eppure, l’arrivo di sostenitori della Fiorentina tiene alta l’attenzione sul fronte dell’ordine pubblico dopo decenni in cui gli sfottò sono stati solo a distanza (come lo striscione «Aspetta e SperA» dei viola cui risposero i nerazzurri con un lenzuolo appeso lungo la FiPiLi «che poi s’avverA»).
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