A PORTA VUOTA, A PANCIA (QUASI) PIENA

Lo avevamo detto una settimana fa, dopo l'Udinese: "Neto per la prima volta ci è sembrato un portiere da Fiorentina". E ora?
03.12.2013 00:25 di  Stefano Borgi  Twitter:    vedi letture
A PORTA VUOTA, A PANCIA (QUASI) PIENA

"Non si può giocare a porta vuota. E' così dall'inizio dell'anno!" Erano passati appena 14 minuti di Fiorentina-Verona e la frase spopolava: in curva, in Maratona, in tribuna stampa. Poi ci hanno pensato Borja Valero, Pepito Rossi, e la pancia è tornata piena. Sono arrivati i tre punti, l'Inter è stata riagganciata al quarto posto, e come dice Montella: "Che vogliamo chiedere a questa squadra? Ricordatevi che abbiamo fatto 4 vittorie su cinque in Europa League". Non fa una grinza. Però, c'è un però... Torniamo alla pancia piena, torniamo al titolo che aggiunge un doveroso (quasi), torniamo al primo quarto d'ora che aveva del surreale. Sembrava quando da ragazzi si giocava a "porticine", ricordate? Due contro due, tre contro tre, le porte fatte dai giubbotti. Rigorosamente senza portiere. E allora fioccavano i gol, più o meno assurdi, casuali, ripetuti, proprio com'è accaduto nel primo quarto d'ora di Fiorentina-Verona. Praticamente, al Franchi come ai giardinetti, sembrava di giocare a porta vuota. Neto, intanto, faceva a gara con Rafael a chi la combinava più grossa: il numero uno di Mandorlini si getta in ritardo sul sinistro (!) di Borja Valero, Neto respinge a centro area su Iturbe (errore da matita blù), poi pensa bene di farsi passare sotto le gambe la ribattuta di Romulo. Neto allora raddoppia: non spinge sul sinistro dello stesso Iturbe e fa 2-1 per i gialloblù. Poco dopo Rafael lo imita accartocciandosi goffo, scoordinato sul mancino di Vargas che (bontà sua) esulta con moderazione. Fiorentina-Verona 3-2 alla fine del primo tempo, giocato a porta vuota da entrambe le squadre. La domanda sorge spontanea: era calcio o basket? Era calcio o tennis? Considerazione a margine: Neto e Rafael sono entrambi portieri brasiliani, riserve, riservissime di Julio Cesar, degni eredi della tradizione verdeoro quando il portiere (un esempio per tutti, Valdir Peres di Spagna '82) era poco più che un accessorio. Altra considerazione, le dichiarazioni di Montella nel dopo partita che dice: "Rafael? Bah, a me piace come portiere". Caro Vincenzo abbiamo capito, con te di portieri non si può proprio parlare. Passiamo oltre...

PANCIA PIENA - Non prima, però, di aver espresso la speranza di un intervento sostanzioso a gennaio: in porta ed in difesa. Perchè va bene segnare un gol in più degli altri, ma mica e' sempre domenica. E sopratutto, mica è sempre lunedì. Detto questo, guardi la classifica e dici: ma di cosa stiamo parlando? La Fiorentina è quarta, a quattro punti dal terzo posto (e pensate cosa poteva essere col rigore di Cuadrado contro il Napoli). Ha il terzo attacco della serie A (di contro la settima difesa), vanta il capocannoniere del campionato, è ai 16° di Europa League dopo aver vinto 4 partite su 5. Come ripete Montella: "Ma di cosa stiamo parlando?" Ok mister, tutto giusto. Sospendiamo il giudizio in attesa di Roma, vero e proprio crocevia della stagione viola. A nostro parere manca un portiere, un difensore centrale ed un vice-Pizarro. In attesa di Mario Gomez. Però la pancia dei tifosi per il momento è piena, o quasi...