VIDEO FV, Bacciotti: "Che ricordi Prandelli a Firenze"
Intervistato in occasione dello speciale preparato da FirenzeViola.it per ripercorrere i luoghi di Firenze di Cesare Prandelli (clicca qui per vederlo), l'amico di lunga data del mister, Paolo Bacciotti, ci ha raccontato vari episodi dell'amicizia che lega da quasi 20 anni i due: "Con l'amico Cesare, perché così posso permettermi di chiamarlo dopo tutto questo tempo, ci siamo conosciuti purtroppo con le mie vicissitudini della fondazione (Tommasino Bacciotti, ndr): lì è nato il nostro incontro perché sempre stato una persona sempre vicina alle associazioni. Poi di lì è nata la nostra amicizia, perché avendo io un ristorante abbiamo avuto la possibilità di incontrarci in altre occasioni esterne all'associazione.
Qualche episodio di solidarietà di Prandelli? Ce ne sono tanti: Cesare è una persona magnifica e avendo anche provato sulla propria pelle un'esperienza come quella del tumore, è cambiato così come siamo cambiati io e mia moglie. Cesare ci è stato sempre molto vicino e una delle tante cose che ha fatto con noi è stata quando lo abbiamo vestito da Babbo Natale e lo abbiamo portato al Meyer il giorno prima di Natale. Per lui è stata un'esperienza importante, bella e che mi ricorda sempre ogni volta che ci incontriamo. Quel giorno dopo 3 ore che giravamo in tutti i reparti dell'ospedale ricordo che mi disse: 'Paolo, sono sfinito'. E tolto il vestito era una pozza di sudore dalla maglietta ai calzini. Questo per farvi capire come lo faceva con entusiasmo e con amore.
Firenze e Prandelli? Quei 5 anni alla guida della Fiorentina hanno fatto sì che Cesare fosse adottato dalla città e soprattutto che lui si trovasse bene a Firenze. Ha trovato l'amore e la sua dimensione in questa città, che fa innamorare un po' tutti. All'inizio di quest'anno l'ho incontrato allo stadio e gli ho detto: 'Dove vai Cesare?'. Mi ha risposto: 'Entro qui dal tornello, ho l'abbonamento'. Come se fosse un tifoso normale: questo per capire le dimensioni di Cesare. E' dispiaciuto che se n'è andato ma il tempo passa e nella vita bisogna cambiare. Alla base resta che a Prandelli il viola è rimasto nel cuore. E' una persona stupenda che sa capire chi ha di fronte, è completo. Ha un bel carattere, questo ho riscontrato in quasi 20 anni di conoscenza. Cesare ti capisce e ti vuole aiutare, così come aiuta Firenze quando lo chiamano".
Nei video qua sotto l'intervista: