VALORE AGGIUNTO
I delusi per i mancati arrivi in attacco e i fiduciosi per un’idea di gioco finalmente forte e identitaria. Chi avrebbe voluto un rilancio sul fil di lana in grado di accelerare un eventuale percorso di ritorno in Europa e chi invece sottolinea quali e quanti passi in avanti abbia compiuto la Fiorentina rispetto al recente passato. La certezza è che sul gong finale del mercato estivo le divisioni si sprecano, le domande tutte legate a come Italiano riuscirà a far decollare un progetto parso subito interessante.
Nel mezzo ci sono - ovviamente - obiettivi e ambizioni tracciati dalla società, il cui traguardo legato alla parte sinistra della classifica sembra oggi più che alla portata, anche grazie all’ultimo mercato. Quello che ha trattenuto Milenkovic e Vlahovic, e anche quello che ha portato a Firenze Gonzalez, Torreira, Odriozola e Nastasic. Un discorso logico, lineare, lontano da false illusioni che la stessa Fiorentina americana non ha mai voluto alimentare, almeno nell’ultimo anno.
E allora in attesa che le prossime sfide confermino quanto di buono già intravisto è chiaro come soprattutto Italiano e le sue idee possano rappresentare il primo propulsore della Fiorentina, che magari avrà le sue difficoltà a scalare la classifica ma che probabilmente riuscirà a riportare più di un curioso allo stadio per osservare dal vivo un gioco divertente, offensivo, persino spumeggiante. Simbolo di una ripartenza tecnico-tattica alla quale aggiungere, cammin facendo, i tasselli necessari per migliorare ulteriormente e tornare a competere per qualcosa di più di un semplice decimo posto.