UNA FALLA IN MEDIANA

07.11.2021 15:00 di  Luciana Magistrato   vedi letture
UNA FALLA IN MEDIANA
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Una buona partita, di coraggio e personalità, di una Fiorentina che sa il fatto suo e fa del gioco e il possesso palla le armi migliori. E in effetti ieri a Torino contro la Juve un solo episodio girato a sfavore (ed altri - come la decisione del VAR - non a favore) purtroppo ha deciso il risultato. Basti pensare che la scorsa stagione, con Prandelli in panchina, furono proprio diversi episodi fortunati, oltre al gran cuore viola, a decidere il risultato nettissimo dei viola. Cuore che non è mancato neanche in questa trasferta del 2021 e che ha permesso non fosse una debacle visto che la Juve, sorniona e timida per 73' minuti, in superiorità numerica ha iniziato ad attaccare a testa bassa. Però c'è un altro elemento che va sottolineato ossia che i cambi hanno fatto la differenza. Per un Cuadrado fresco e imprendibile per Biraghi che ha segnato per i bianconeri, nella Fiorentina il primo cambio, quello tra Torreira e Amrabat ha fatto invece la differenza in negativo.

Qualunque sia stata la ragione del cambio, stavolta ad Italiano non si può dare ragione o meglio dire il centrocampista marocchino non gli ha dato ragione della sua scelta. Non a caso i due cartellini gialli di Milenkovic che hanno portato all'espulsione sono arrivati dopo l'ingresso di Amrabat la cui leggerezza è evidente soprattutto nel secondo episodio. Con una Juve abile più a ripartire che a costruire aver tolto l'aggressività in mediana di Torreira ha evidentemente tolto anche certezze e un aiuto a fare diga alla difesa tanto da indurre il serbo, anche stanco dopo tre quarti di gara ben giocati, a commettere delle ingenuità. A maggior ragione quando è venuta meno anche l'esperienza di Bonaventura in quel reparto. Insomma Amrabat ha dimostrato di avere dei limiti quando ha la responsabilità della mediana e viene da chiedersi se sia il caso di puntarci ancora o di fare a tutti i costi dei cambi "comandati". Neanche l'ingresso di Sottil in una specie di attacco a due è servito a dare maggiore fantasia o sostanza e, non segnando nessuno (Vlahovic era marcato stretto da De Ligt che ha purtroppo vinto il duello), è bastato quell'errore a fare l'arrosto. Le riserve insomma non sono state all'altezza.