UN PRIMO NO
I dubbi sul calcio sono ancora molti. Si gioca? Non si gioca? Ci si allena tutti insieme? Ci si allena da soli? Sono solo alcuni degli interrogativi che affollano la mente e gli uffici delle istituzioni della Serie A. In questo mare mosso, la Fiorentina ha comunicato stamani una presa di posizione che comincia quantomeno a delineare il "come" si può ripartire.
"Sono contrario a cambiare le regole di un campionato già iniziato. Noi vogliamo le stesse regole di quando abbiamo iniziato": le parole di Joe Barone stamani a Radio Anch'io lo Sport hanno messo una grossa croce sulla posizione della Fiorentina in merito all'eventualità di inserire cinque sostituzioni alla ripresa del calcio.
Un'idea che era nata con il favore di chi vedeva nell'estate e nel caldo un grosso pericolo per i fisici degli atleti. Allargando la platea dei possibili sostituti si garantisce un maggiore ricambio in campo, ma è pur vero che questa regola avrebbe favorito chi ha la panchina più lunga (vedi Juventus e Inter) e sfavorito ulteriormente le piccole di Serie A. La voce di un contrasto alla proposta dei cinque cambi rimbalzava già da Roma, dove la Lazio di Lotito aveva espresso più di qualche dubbio. Adesso la Fiorentina si è schierata e a questo punto diventa difficile pensare ad un cambio di regole in corsa. Anche perché - questo va detto - le priorità sono altre.
Probabilmente la più importante riguarda il nuovo protocollo che dovrebbe essere comunicato oggi. Dalla decisione del Cts dipenderà una grossa fetta del futuro del calcio. Perché ancora sia il "come" che il "quando" si ripartirà restano un mistero.