UN PO' ULTRAS UN PO' INTELLETTUALE, QUANTO CI PIACE QUESTO RAGAZZO
Ritengo che sia basilare non innamorarsi più dei singoli calciatori, l’esperienza mi dice che ci fa solo stare male quell’attaccamento a personaggi che si rivelano poi solo di passaggio nonostante dichiarazioni d’amore che si rivelano poi mendaci. Ritegno, comunque, che sia anche giusto che ognuno faccia la sua strada e che stia alla Fiorentina diventare una piazza sempre più appetibile. Abbiamo da poco vissuto una separazione molto dolorosa, ma stiamo elaborando il “lutto” in maniera esemplare e, dopo la musata contro la Lazio, abbiamo passato il girone di Coppa Italia e superato rocambolescamente lo Spezia portandoci a tre punti dalla sesta posizione in classifica con una partita da recuperare.
In questo che potrebbe sembrare un inno al distacco dai sentimenti, voglio fare un'eccezione e osannare un nostro, anzi non è nostro, giocatore che ha parlato in questi giorni ma che mi aveva già incantato sia per il suo gioco sia per il comportamento e sto parlando di Odriozola. Lo spagnolo mi è piaciuto da subito, ma avevo il dubbio che la sua condizione di “prestito secco” dal Real Madrid lo avrebbe portato ad impegnarsi il giusto. Questo l’ho pensato quando ha detto che quello con la Fiorentina sarebbe stato il suo “Erasmus calcistico” ma essendo probabilmente un secchione sta sfruttando questo periodo a Firenze studiando molto col prof. Italiano e passando i vari esami del campo.
Nell’intervista al sito ufficiale della Fiorentina mi è parso un ragazzo per niente banale, quasi un intellettuale nell’affrontare i vari argomenti della sua vita e del pallone, fuori dallo schema di boskoviana memoria “testa di calciatore buona solo per portare cappello”. Ha parlato della nostra città, del senso di appartenenza, di arte e di cultura da far riempire il cuore di orgoglio. Un ragazzo che parla di tornare a studiare quando smetterà di giocare e si dichiara affascinato dalla storia di Firenze e del Rinascimento, non possiamo che amarlo perché quello che racconta non mi pare piaggeria.
Dico questo perché il suo atteggiamento quando gioca è quello giusto, mi pare sempre concentrato e motivato e non è poca cosa se si pensa a quanti prestiti hanno bivaccato al Franchi come se fossero in villeggiatura e non a lottare per la maglia viola. Lottare pare troppo? Può darsi, ma vi ricordate Odriozola dopo la partita di Bergamo a dorso nudo sotto la curva viola? Sembrava un capo ultras invece che un bravo terzino destro!
Questo è un ruolo che non riusciamo a coprire bene da tempo e spero che la società provi a trattare col Real Madrid affinché Alvaro possa restare con noi. Capisco che se la casa madre lo chiama lui non avrà nessun dubbio su dove andare, non sono rincoglionita e non mi offenderei di certo, ma vale la pensa fare un tentativo e frugarsi, come si dice.
Credo che in pochi mesi Odiozola abbia capito molto di noi fiorentini, meglio di tanti altri che ci vivono o ci hanno vissuto per tanto tempo, perché ha trovato con le sue parole la sintesi perfetta del nostro mondo: “la Fiorentina è un modo di vivere…adoro la passione dei tifosi per la Fiorentina” e noi non possiamo che adorare te, caro Alvaro!
Probabilmente c’è affinità fra spagnoli e fiorentini, vedi Borja Valero e famiglia, e mi auguro che l’attuale difensore gigliato possa, come loro, avere una lunga e affettuosa storia con noi e la Viola ma, se così non sarà, io lo ricorderò come un bravo ragazzo, capace ed intelligente…la stima, quella, non è in prestito!
La Signora in viola