UN MODO PER ANTICIPARE MILAN, INTER E... VLAHOVIC

21.10.2021 13:00 di  Dimitri Conti  Twitter:    vedi letture
UN MODO PER ANTICIPARE MILAN, INTER E... VLAHOVIC
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Con lo scatenarsi del caso Vlahovic in casa Fiorentina ormai da settimane la testa è (anche) al possibile sostituto del centravanti serbo, con tre nomi a tenere maggiormente banco sugli altri. Tra Lucca del Pisa e Scamacca del Sassuolo, tanto giovani e di valore quanto costosi (per meno di 15 milioni di euro non se ne parla, specie per il secondo) il profilo maggiormente caldo adesso e nelle prossime settimane, vista soprattutto la situazione instabile che sta vivendo, è quello di Andrea Belotti. D'altronde il contratto del Gallo scade a giugno e, sulla scia di Commisso, il presidente granata Cairo ha fatto capire quante difficoltà ci siano nell'arrivare ad un'intesa.

Tecnicamente ed economicamente Belotti già a gennaio appare come la soluzione ideale: da una parte, infatti, andrebbe immediatamente a creare quella concorrenza a Vlahovic che oggi non esiste, dall'altra, poi, nonostante ci sia la possibilità di arrivarci a costo zero già dal prossimo primo febbraio, ci sono almeno due motivi per tentare un approccio già a gennaio, in uno scenario che (specialmente se dovesse persistere a non voler rinnovare) prevederebbe un esborso economico sì evitabile, appunto, ma non così ingombrante. 

Il primo è nella possibilità, affondando il colpo Belotti sin da subito, di anticipare la concorrenza già ben nutrita e destinata inevitabilmente ad ingrossarsi all'avvicinarsi della data di fine accordo. Una schiera di potenziali rivali che in Italia vede in prima linea le due milanesi, con il Milan a rievocare interessamenti di un'era fa e l'Inter che già nella scorsa estate - al pari della Fiorentina, nelle convulse ore del possibile addio a Vlahovic in agosto - era in orbita Gallo.

Il secondo è nel gioco d'anticipo nei confronti di Vlahovic e del suo futuro incerto e mai rivelato, ma che non sembra prevedere la Fiorentina come sfondo delle sue gesta. Gli argomenti immediati per un suo accantonamento con vista addio (se possibile, pensa Commisso, verso l'estero) a quel punto inizierebbero ad esserci davvero, non ce ne voglia Kokorin. Un punto interrogativo, però, va giocoforza messo sul rapporto tra le due presidenze: quello tra Commisso e Cairo non viene definito certo come idilliaco.