UN MESE PER CONQUISTARE ITALIANO: SOTTIL ED I DATI DI UN RENDIMENTO DA INVERTIRE
“Nel nostro sistema gli esterni sono attaccanti e Ricky per qualità fisiche e tecniche poteva avere qualche assist o gol in più, deve essere più esigente con se stesso”. Queste le parole con cui, alla vigilia del match contro la Juventus, Vincenzo Italiano aveva parlato di Riccardo Sottil. Il tecnico viola chiedeva così al ventiduenne ex Cagliari uno step in più, uno di quei cambi di passo fatti vedere a sprazzi a Firenze, che l’esterno dovrebbe fare dal punto di vista mentale per essere più incisivo in campo. Il Sottil visto fino ad ora però non sembra ancora in grado di fare la differenza come richiesto da Italiano. Nove presenze (5 da titolare e 4 da subentrato) possono essere sufficienti per lasciare il segno, invece l’impronta di Sottil sulla Fiorentina è finora decisamente labile: di lui si ricordano un gol facile facile contro l’Inter, l’espulsione ingenua contro il Venezia ed una serie di spezzoni in cui il talento viola ha mostrato una scarsa capacità di lettura del gioco ed un’intesa certamente perfezionabile con Vlahovic e compagni.
Proprio la mancanza di lucidità nelle scelte è quello che salta all’occhio analizzando le prestazioni di Sottil, con i numeri che confermano la poca precisione e pericolosità che ha avuto nelle prime dodici giornate: nonostante sia il secondo nella rosa della Fiorentina per dribbling tentati (22, a meno due da Nico Gonzalez), il classe ’99 ne ha portati a termine solo 9 (circa il 40%); la stessa poca precisione si riscontra nei dati dei tiri (13 di cui solo 4 verso lo specchio) e dei cross tentati (10, solo 2 riusciti).
Le caratteristiche per adesso sommerse di Sottil sono quelle di un esterno dalla grande facilità di corsa ed una buona tecnica di base, qualità che nel gioco di Italiano dovrebbero esaltarsi. Invece nei 442 minuti giocati si sono viste le insicurezze di un ragazzo reduce da una stagione difficile in prestito al Cagliari, tornato a Firenze per sposare il progetto di un mister che già da Moena non ha mai risparmiato elogi nei suoi confronti. La fiducia andrà prima o poi ripagata: per Sottil davanti poco più di un mese in cui avrà ancora l’opportunità di mettersi in mostra, viste le tante partite (otto) e la carenza di esterni in rosa. Da gennaio si tireranno le prime somme e, in caso le risposte dal campo non arrivino, il club viola interverrà sul mercato (il sogno è sempre Domenico Berardi).