UN FIORENTINO ATIPICO
Fuori dagli schemi conosciuti, lontano anni luce degli stereotipi classici, praticamente all'opposto di quelli che sono gli atteggiamenti più comuni. Khouma El Babacar non sta stupendo più di tanto Firenze, perchè un po' tutti sapevano delle potenzialità di questo ragazzo. Ma è indubbio che oggi quel giovanotto di cui tutti parlavano bene, sia rientrato in città dall'esperienza modenese come un vero e proprio uomo. Che porta con sè caratterische uniche.
Perchè difficilmente a 21 anni si vede un calciatore così completo e così disposto al sacrificio per la squadra. Certamente Montella fa bene a pretendere sempre di più, ma è lui il primo a correre spesso e volentieri anche per i compagni. Senza contare la qualità delle realizzazioni, e del repertorio, già francamente esaltante tra il missile anti Inter e lo stop a seguire prima del 2-0 all'Udinese. Non solo. Perchè oggi come oggi è pressochè impossibile sentir parlare un giovane potenziale campione come ha fatto, e come fa Baba.
"Io sono fiorentino", tanto per capirsi, è frase destinata a rimanere impressa. Inclusa la promessa di un rinnovo. Il tutto raccontato candidamente da un ragazzo che non ha orecchini, non sfodera creste scintillanti, non sgomma con il turbo alle 4 di notte dalla discoteca alla moda. Babacar è anche per questo unico nel panorama dei giovani calciatori (non tutti per carità, ma come minimo la maggioranza) e certamente lontano anche da schemi che potrebbero riguardare tutti noi, comuni mortali e non fenomeni del pallone. In fondo chi mai riuscirebbe a scherzare sopra l'esportazione di un dente?....