TEMPI DURI

03.12.2020 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
TEMPI DURI
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© foto di Federico De Luca 2020

Ci mancava anche la positività, per fortuna asintomatica, del Mister. Il tampone positivo di Cesare Prandelli arriva nel giorno in cui la squadra doveva riprendere la preparazione in vista della gara di lunedì con il Genoa, logico che adesso il percorso si faccia come minimo più accidentato. A seguire le sedute il vice di Prandelli, Gabriele Pin, ma è chiaro che l’ostacolo in questione sembra aggiungersi a tutti gli altri da affrontare e c’è da dire che come altre volte in passato la buona sorte non sta strizzando l’occhio ai viola. 

Nel mezzo c’è anche un futuro tutto ancora da scrivere che fa già però parecchio discutere. Se il diesse Pradè ieri in serata, ai microfoni di Rtv38, ha difeso a 360 gradi lavoro e investimenti del club è altrettanto vero che i risultati dall’arrivo della nuova proprietà non giocano a favore di eventuali conferme ed è anche per questo che hanno cominciato a circolare voci su un’eventuale sostituzione della dirigenza, magari con il nome di Petrachi da tenere di conto tra i vari obiettivi. 

Di certo se il fronte mercato, inteso come acquisti ma anche come figura che ne guiderà la scelte, resta ancora un argomento da approfondire soprattutto in ottica offensiva (sarà ancora l’attacco la priorità dei viola) quello stadio rimane sospeso. Dopo svariati interventi in linea di massima contrari a qualsiasi forma invasiva d’intervento ieri è tornato a parlarne anche il Sindaco Nardella auspicando una via di mezzo che stemperi divisioni e conseguenti fazioni. 

Commisso tuttavia comincia a far trasparire i primi segni di stanchezza, testimoniati dalla preoccupazione di restare di fronte a un sogno irrealizzabile come specificato nella lettera del presidente al Viola Club Scoglionati. Tempi duri, insomma, e una strada lungo la quale la salita non accenna a farsi meno ripida, per Commisso e la Fiorentina è davvero tempo di tenere duro il più possibile.