SOTTIL, Gol su punizione e tabu "italiano" sfatato
Il chirurgico passante sopra la barriera scoccato al 65' di Fiorentina-Cukaricki da Riccardo Sottil (con la gentile mancata partecipazione serbo Belic) vale il momentaneo 5-0 per i viola ma soprattutto è una rete che sa di liberazione. Sia a livello personale, visto che il numero sette ha vissuto un inizio stagione di buio totale, con pochi spezzoni di gara racimolati pieni zeppi di errori e scelte da matita blu, ma anche e soprattutto per il movimento italiano.
In un colpo solo il classe '99 torna al gol dopo più di sei mesi (l'ultimo centro sempre in Conference League, sempre in casa e sempre in quella porta, contro il Lech Poznan), ma sfata anche un tabu "nazionale": il piazzato messo a segno dal figlio d'arte rappresenta infatti il primo gol su punizione segnato da un club italiano in questo avvio stagione. Nessun centro nelle prime nove di campionato è avvenuto infatti su un punizione diretta e neanche negli impegni europei tra Champions, Europa e Conference League i sette club di Serie A sono riusciti a colpire da piazzato.
Maledizione rotta anche per la Fiorentina: l'ultimo gol dei viola su punizione risaliva ad un'altra gara europea, la sfida di ritorno di Conference contro gli Hearts (più di un anno fa) a firma di Cristiano Biraghi. Una rete all'apparenza superflua in una serata da goleada dei viola, in cui la squadra di Italiano (oltre al destro di Sottil dai venticinque metri) ha segnato per altre due volte da fuori con Ikoné e Maxime Lopez, uno squillo che rappresenta un'anomalia per il movimento italiano ed in generale per l'evoluzione del gioco, che nel corso degli ultimi anni ha visto abbassarsi drasticamente il numero di reti su punizione diretta.