SOGNI E BISOGNI
Sono anche di un certo spessore i primi nomi accostati alla Fiorentina in questo mercato invernale, e può esser certamente il profilo del Papu Gomez quello più intrigante, almeno tenendo di conto quanto è stato capace di fare l’argentino nella sua esperienza a Bergamo. Certamente convincere il Papu a lasciare il Nord Italia (Juve e Inter restano le principali pretendenti) è opera ai limiti dell’impossibile, ma non è detto che i viola abbiano fretta.
E’ infatti semmai il tempismo con il quale il club si è approcciato alla sua seconda finestra invernale a lasciar qualche interrogativo. Non che l’addio di Cutrone fosse troppo in discussione, anzi, eppure il ritorno in Inghilterra al Wolverhampton avviene proprio mentre Prandelli fa la conta degli attaccanti. Con Ribery in forse contro il Cagliari, con Callejon ancora lontano dal migliore inserimento restano i soli Vlahovic e Kouame a disposizione, e almeno per quest'ultimo i prossimi saranno giorni decisivi per capire se cambierà maglia.
Insomma comunque si decida di valutare i primi passi mossi in questa finestra invernale uno degli aspetti più evidenti è la ridiscussione degli investimenti del gennaio scorso, includendo nel gruppo anche quello stesso Duncan considerato un altro con la valigia in mano mentre pure Lirola, arrivato sei mesi prima, è prossimo ai saluti. Non esattamente la miglior programmazione possibile, tanto più considerando quanto avevano potuto incidere sulle scelte di un anno fa le convinzioni del precedente allenatore e quanto peseranno quelle attuali di Prandelli.
Un binario parallelo, quello del mercato, da affrontare contemporaneamente al campo e ai risultati, altrettanto importante per sperare in un girone di ritorno un po’ più tranquillo ma che dovrà comunque essere caratterizatto anche da prospettive al futuro. Perchè trascorrere un’altra sessione di mercato inseguendo troppi sogni e non soddisfacendo bisogni datati rischia di rendere ancora più difficile la seconda metà di stagione.