SABIRI E NON SOLO: QUANTI DILEMMI SULLA TREQUARTI
Riflessioni in corso. Su rinnovi, mercato e scelte tattiche. Il mercato invernale che è ormai alle porte rappresenterà per la Fiorentina un possibile punto di svolta all'interno della sua stagione. Primo perché darà l'opportunità all'area tecnica viola di colmare quelle lacune che il gruppo di Italiano si trascina ormai da inizio stagione (un secondo portiere affidabile e un centrale difensivo di ruolo in più) e poi perché potrà servire a fortificare la nuova identità dei viola nel 2023. A cominciare ovviamente dal modulo, dove in molti sono pronti a scommettere che il 4-2-3-1 continuerà ad essere lo schema di partenza.
Ecco perché non è un caso che, sul fronte delle entrate, il nome di Abdelhamid Sabiri resti in pole position, al di là delle smentite di rito che filtrano da casa viola ("Ad oggi non ci sono le condizioni" è il messaggio che arriva da Viale Fanti). Il marocchino infatti potrebbe essere la pedina più giusta sulla trequarti per dare un'alternativa sia a Bonaventura che a Barak, entrambi al centro di due situazioni di mercato tutte da risolvere: l'ex Milan, infatti, ha il contratto in scadenza nel prossimo giugno e le manovre relative al suo prolungamento sono appena iniziate, mentre il ceco è approdato a Firenze con la formula del prestito (ma l'impiego nel corso degli ultimi turni del 2022 farà verosimilmente scattare l'obbligo di riscatto che si verificherà al raggiungimento del 55% delle presenze da almeno 45' sul totale delle gare da quando è arrivato.).
C'è poi da risolvere il nodo legato a Castrovilli, che a gennaio sarà teoricamente in grado di poter giocare dopo aver smaltito il lungo infortunio ma prima dovrà essere inserito nella lista dei 25 calciatori impiegabili in Serie A. Un elenco che tuttavia, a fronte dell'ingresso dell'ex Bari, dovrà prevedere un'uscita forzata (uno tra Zurkowski e Malah, probabilmente).