PUNIZIONI? DAL MAGO VIO A UN TRISTE PRIMATO. E OCCHIO AL MANCATO VIOLA
Mancano 4 partite alla fine del campionato e la Fiorentina non è riuscita a correggere un primato che le costa caro in termini di gol, quello di essere la squadra che ha subito appunto più reti sullo sviluppo di un calcio piazzato, ben 20. Alla mente tornano subito i primi anni del primo Montella, quando per le punizioni c'era addirittura un mister ad hoc, Gianni Vio (da non confondere con Valter Vio, collaboratore invece di Prandelli in questi mesi) che aveva esaltato le marcature proprio su schema da calcio piazzato anche se con i giocatori a disposizione (Borja, Aquilani, Gonzalo) aveva avuto vita facile. Sta di fatto che allora il record era in senso positivo, ora in senso negativo. Così mentre Vio è approdato in Nazionale dopo un lungo girovagare, alla Fiorentina non riesce più di bissare quegli anni.
E sabato con l'arrivo della Lazio, occhio a Milinkovic Savic che ha segnato 4 gol proprio da punizione diretta e che il suo primo gol in serie A lo ha fatto proprio alla Fiorentina nel 2016 dopo che l'aveva sedotta e abbandonata arrivando dalla Serbia al Franchi per firmare, salvo poi andandosene senza averlo mai fatto e passare alla Lazio. Tornando ai calci piazzati, pensare che la Fiorentina uomini dal piede buono ne ha per le punizioni, in particolare Pulgar e Biraghi che però in questo campionato non hanno sfruttato come potrebbero questa loro qualità. Ci vorrà dunque la massima attenzione dei difensori su angoli e punizioni, come dovranno fare attenzione anche ai gol di testa, altro tallone di Achille della retroguardia viola.
E' infatti la terza squadra a subire gol di testa, ben 12 contro i 19 del Parma e 13 del Crotone mentre è la penultima come gol fatti proprio di testa (4, il Sassuolo ultimo con tre). Per non deprimere l'ambiente e chi scrive, ricordiamo però che (in base alle statistiche Opta) la Fiorentina è comunque la seconda squadra più brava a segnare gol in contropiede (6, solo l'Inter con 7 la precede). Infine va ricordato che è stata rimontata più volte fino a perdere 19 punti come ha fatto il Cagliari ma Torino e Parma hanno fatto peggio con 25 e 27, tutti numeri insomma di squadre in zona retrocessione.