PRADÈ, Rinnovo in bilico: anche il ds in scadenza
Tutti in discussione. È un po' questa l'aria che tira in vista del finale di campionato in casa Fiorentina, dove una miriade di contratti giungerà a scadenza. Non solo tra i giocatori e gli allenatori (Iachini e Montella, mentre Prandelli, in quanto dimesso, si è già svincolato dai viola), bensì anche all'interno del comparto tecnico. E quindi la direzione sportiva: in soldoni, Daniele Pradè.
Il lavoro del direttore tornato a Firenze con l'avvento di Rocco Commisso, nel 2019-20, non ha entusiasmato, a fronte di una disponibilità economica senz'altro sostanziosa almeno fino allo scoppio della pandemia. Gli investimenti sui quali l'ex Udinese e Samp ha scommesso non hanno portato perlopiù frutti, tanto è vero che a gennaio ne è stata ceduta una fetta non trascurabile. Vedi Cutrone, Duncan e Lirola. E l'innesto di Kokorin - è evidente - non ha cambiato le sorti della stagione gigliata.
Gli applausi, il ds, li ha meritati piuttosto per l'acquisto di Martinez Quarta, un difensore di sicuro avvenire, così come quello di Amrabat, anche se protagonista a scaglioni dell'ultima annata (ma dalle acclarate qualità tecniche). Un bilancio che tutto sommato non può chiudersi in positivo per Pradè e sul quale, al suo rientro, il presidente Commisso non potrà che riflettere. Accuratamente.