MAI UNA GIOIA! NON SI SEGNA, NON SI VINCE E MARTEDI'...

20.12.2020 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
MAI UNA GIOIA! NON SI SEGNA, NON SI VINCE E MARTEDI'...

Ci sono partite e partite, alcune sai già in partenza che saranno complicate e altre dalle quali ti aspetti un bel risultato. Sinceramente sono un po’ stufa di sperare che la prossima andrà meglio, che il prossimo turno sarà quello della svolta (magari perché, calendario alla mano, martedì si va dalla Juventus), perché il motto “mai una gioia” per me ieri è stato emblematico: la Fiorentina non mi ha regalato una vittoria nemmeno il giorno del mio compleanno! Non si fa così perché ora siete costretti a compensare il mancato regalo di compleanno con quello natalizio che potete portarmi, anche senza incarto, dallo Juventus Stadium! Un'impresa lì mi farebbe passare molti malumori. Cerco di buttarla sul ridere ma ho molta difficoltà nel riuscirci perché la delusione sta montando sempre più anche se qualche piccola traccia di miglioramento, soprattutto dal punto di vista dell’atteggiamento, mi è parso di vederlo ma c’è da considerare che Juric ha giocato senza tanti titolari e mi ha fatto pertanto meno paura di quello che temevo.

Resta però il fatto che non facciamo gol, che le ultime due partite le abbiamo pareggiate su rigore e l’unico gol su azione dal 25 ottobre lo ha fatto Milenkovic al 98’ portando sull’1-1 la gara contro il Genoa, che con Prandelli abbiamo fatto 3 punti in 6 incontri disputati e delle 13 partite totali ne abbiamo vinte solo due. I numeri sono purtroppo impietosi e ci costringono a guardare la classifica con i brividi. La sentenza lapidaria l’ha data uno dei commentatori televisivi del match di ieri al Franchi: “sembra una partita di serie C degli anni 80” e credo che si possa solo rispondere con un “non ci resta che piangere”.

Capisco che giocare con la tensione, che inevitabilmente attanaglia la squadra non sia semplice, ma sono solo i calciatori e il Mister che possono trovare il bandolo della matassa per poterci risollevare, non senza l’aiuto della società la quale fra poco dovrà farci capire come intende costruire il futuro viola. Non credo ci voglio un genio del calcio per capire che nel mercato di gennaio servono rinforzi degni di tale nome. Non mi aspetto chissà quale top player ma vorrei che si potesse inserire, nei ruoli carenti e deficitari, degli uomini appropriati al gioco che intende fare Prandelli. Purtroppo, quando si prova a forzare la partita con i cambi notiamo, anche ieri, che non troviamo quella scintilla, un nuovo Robbiati (non tiriamo subito in ballo Montiel!), un asso vincente dalla manica mentre Juric coi suoi ragazzi è riuscito comunque nel secondo tempo ad imbrigliare i viola. Contro il Verona hanno giocato dall’inizio Igor, che non mi è dispiaciuto, e Barreca al posto di Biraghi ma purtroppo non si è ripetuta la prestazione di Ribery contro il Sassuolo che ci aveva fatto sperare in una sua rinascita ed anche Amrabat è stato meno efficace della scorsa partita. Resta ancora un mistero la condizione di Castrovilli, ma continuano i progressi di Vlahovic che ha calciato il secondo rigore di fila e comincia a beneficiare della cura Prandelli.

C’è da fare poi una considerazione sull’arbitro Fourneau che mi era rimasto nel cuore per l’arbitraggio dell’esordio bianconero di Chiesa quando lo aveva espulso ed aveva annullato un gol a Morata. Era anche il direttore di gara dell’ultima partita vinta dai viola contro l’Udinese, ma ieri è sceso subito dal piedistallo per come ha gestito e concesso il rigore contro la Fiorentina. Ci ha tenuto sette minuti in bilico, è andato al monitor per confermare un fallo inesistente mettendoci in grande difficoltà. Menomale che ha compensato poco dopo per il fallo su Vlahovic ma questo lo riporta nel giusto ruolo e cioè che nessun arbitro mi può stare simpatico!

La Signora in viola