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Nessun annuncio anche nel corso della seconda visita italiana di Commisso, segno che ancora molto è da decidere in casa viola. Il presidente statunitense riprende la via di casa al termine di giorni pieni di emozioni e istantanee sorridenti, passando da una finale del Calcio Storico a ulteriori incontri per discutere di strutture. All'ordine del giorno, con i Sindaci di Firenze e Campi Bisenzio, gli eventuali interventi sul Franchi, la vicenda di un nuovo stadio che negli anni precedenti non è stato possibile concretizzare e l'ipotesi di un centro sportivo che possa raccogliere tutte le squadre viola.
Insomma, la mole di lavoro e organizzazione piombata sulla nuova proprietà era così ampia che era impossibile prevedere mosse immediate. Anche sul fronte delle cariche, del resto, Commisso sembra aver voluto più prendere tempo che non sbilanciarsi, dunque sui vari ruoli ricoperti a cominciare da Antognoni soltanto le prossime settimane racconteranno qualcosa in più. Dal canto suo pure Pradè deve attendere, almeno l'inizio di luglio per dare via all'operatività necessaria sul mercato.
D'altronde le stesse trattative più avanzate come le partenze di Veretout e Laurini, o l'arrivo di Bennacer, restano al momento in pieno stand-by, in attesa che arrivino decisioni ufficiali. Sarà da loro, e dalla scelta su chi dovrà difendere la porta nella prossima stagione, che passeranno i primi passi della Viola 2.0 made in Usa, una squadra che già a metà luglio sarà di nuovo al cospetto del suo nuovo proprietario. Saranno quelli i giorni buoni, probabilmente, per i primi annunci e non è detto che il tempo che si sta prendendo Commisso non risulti poi utile a commettere il minor numero possibile di errori in un'annata che tutti si augurano interrompa il declino dell'ultimo triennio.