LE VITTORIE DI CESARE

14.03.2021 11:00 di  Niccolò Santi  Twitter:    vedi letture
LE VITTORIE DI CESARE

Diamo a Cesare quel che è di Cesare. E stavolta no, non è retorica. Perché nella vittoria di ieri contro il Benevento, che ha dato ossigeno alla Fiorentina dopo un filotto di prestazioni come minimo inadeguate, c'è inequivocabilmente lo zampino di mister Prandelli. A fronte di un'annata indubbiamente complicata il tecnico di Orzinuovi ha saputo imporsi con fermezza su alcuni frangenti, senza mai mollare anche al netto delle peggiori critiche: tra i più importanti, Dusan Vlahovic e Valentin Eysseric, promotori del trionfo gigliato. 

Ormai non fa più notizia, ma il centravanti serbo rappresenta la vera nota lieta di un campionato che i tifosi viola sperano di poter dimenticare presto. La tripletta del Vigorito ha suggellato una crescita continua del classe 2000, sulla lunghezza d'onda dei maggiori talenti europei: Haaland e Kean, tanto per fare due nomi. Ma buona parte dei meriti non può che essere attribuita alla fiducia costante che in lui è stata fin da subito riposta da Prandelli, nonostante un inizio di stagione in cui il giocatore aveva regalato ben poche gioie.

L'ex ct della Nazionale è, forse, ancor più degno di lodi per la riabilitazione di Eysseric. Alzi la mano chi avrebbe puntato un centesimo su una seconda metà di campionato del francese in versione fantasista. Quasi nessuno, probabilmente. Di sicuro lo ha fatto Prandelli e in effetti gli va dato atto che l'ex Nizza è tornato molto comodo ultimamente: sui primi due sigilli di Vlahovic c'è stata la sua firma, per poi chiudere in bellezza con uno scavetto delizioso che ha portato al 4-1. È ancora tutto in gioco, ma intanto chapeau, mister.