LE BATTUTE DI ROCCO, FRA SACCHI E STADIO

Non si può certo dire che Commisso sia una persona banale e il suo modo di esprimersi è deciso, pittoresco in alcune occasioni, logorroico in altre, ma sicuramente non le manda a dire dietro. Ieri è ripartito per gli Strati Uniti ma ci ha lasciato alcune considerazioni sulle quali rimuginare e qualche battuta sulla quale sorridere o piangere a seconda di come andranno i fatti. Purtroppo, non ci sono molti argomenti calcistici che sollecitano il mio interesse, le prestazioni della Fiorentina continuano a non essere esaltanti, la classifica lo è di conseguenza, il mercato di gennaio non ci ha portato calciatori pronti a risollevare le nostre sorti, quindi le parole del Patron trovano un riscontro maggiore, una curiosità continua anche se lo stesso rischia di parlare sempre delle solite cose, come lo stadio e l’inefficienza italiana.
Ho apprezzato che abbia parlato, e spero strigliato, la comitiva viola prima della sua partenza, come è anche ovvio che sia visto la non brillante situazione della squadra, e sono andata a fare i conti dopo la sua richiesta di fare 7 punti nelle prossime 5 gare, come fatte nelle ultime 5. Ho messo da parte la mia antipatia per la matematica e ho contato 17 partite ancora da giocare e, col trend della media proposta dal Presidente, potremmo arrivare a 23-25 punti che, con i 22 già fatti, ci darebbero una certa tranquillità. Niente di esaltante nemmeno per questo anno, ma nemmeno ansia da salvezza all’ultimo minuto. Una posizione di classifica che permetta una buona programmazione come ha garantito lo stesso Rocco.
La programmazione deve passare da scelte oculate in tutto il settore tecnico, dal DS all’allenatore ai calciatori, per vedere se il prossimo campionato sarà quello della consacrazione della nuova presidenza. A giugno ci liberiamo di tutti i tecnici sotto contratto e stavolta si deve pensare bene prima di agire. Metto in conto che stavolta Commisso allestisca un’ottima squadra e la battuta “vado a Mediacom a prendere i sacchi di soldi da spendere qui” non resti nell’album delle cose dette tanto per dire. Nessuno chiede spese folli e l’opera del C.S. è già una conferma della voglia di fare del Presidente, ma credo che un gruppo competitivo sia lo step da salire per crescere davvero e non solo attraverso le infrastrutture.
Lo stadio resta un problema che ci assillerà per secoli e Rocco ha di nuovo dichiarato che non può aspettarli per il Franchi ma che non ha ancora deciso niente su Campi. La novella dello stento…continua. Se da una parte il problema resta sulla graticola e i tifosi sui divani, non posso pensare che cosa faranno le istituzioni quando decideranno di riaprire gli stadi e noi ci ritroveremo col Franchi più o meno agibile. Ritengo che si continui a perdere tempo, in un modo o in un altro, alle spalle di chi dovrà andare sugli spalti. L’assenza forzata dal Covid dobbiamo necessariamente accettarla, un’assenza motivata dall’incuria e dal pressapochismo anche no.
Spero che prima o poi si trovi un accordo, ma vorrei evitarmi di andare a vedere le partite a Empoli. Commisso è stato a vedere giocare la Primavera viola contro l’Empoli e, saputo che il Castellani verrà messo in vendita, ha dichiarato “compro tutto io!”. Personalmente, da un punto di vista logistico mi viene anche comodo arrivarci, ma mi immagino le prese in giro dei “cugini” empolesi dai quali dovremmo giocare senza essere riusciti a trovare una collocazione nella nostra amata Firenze. Sarò antica ma voglio stare a casa mia e mi auguro che questa sia veramente una simpatica boutade!
La Signora in viola
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