ITALIANO CONTRO LA SUA NEMESI: A GENOVA PER IL TRIS DI VITTORIE
Ottobre 2019: un colpo di testa di Nikola Milenkovic regala alla Fiorentina di Montella la vittoria sull’Udinese ed il terzo successo di fila. Sono passati quasi due anni e da allora i viola non sono più riusciti ad inanellare tre successi consecutivi. L’occasione per centrare il tris arriverà domani al Marassi, ma quella di Genova può essere una trasferta-trappola per Vincenzo Italiano, che avrà di fronte una squadra ed un allenatore che sembra poter rappresentare il “nemico naturale” della sua Fiorentina.
Le insidie di Marassi sono rappresentate dal fatto che il Genoa di Davide Ballardini sia una squadra che gioca un calcio speculativo, con un piano partita plasmato sull’avversario di turno, una formazione che sembra voler concedere volontariamente il possesso ed il pallino del gioco agli avversari: i rossoblù sono infatti la penultima squadra per percentuale di possesso palla in queste prime giornate (43,2%, un dato più basso lo ha solo la Salernitana), la quartultima per tiri effettuati (27) e, da quando Ballardini è tornato sulla panchina del Grifone, una delle squadre che pressa meno in Serie A, anche se in questa stagione, anche grazie agli innesti che hanno portato dinamismo a centrocampo e sulle fasce (su tutti il giovane ex Primavera Cambiaso) questo dato sembra in controtendenza; insomma, il Genoa di Ballardini rappresenta la nemesi della Fiorentina di Italiano.
A Marassi si prospetta quindi una partita diversa rispetto allo sfortunato ma incoraggiante debutto di Roma, alla battaglia fisica vinta in casa col Toro ed all’exploit di Bergamo: per la prima volta la Fiorentina sarà chiamata a fare la partita dal primo minuto, una condizione nuova in cui testare la formazione di Italiano; l’ex Spezia dovrà far tesoro del doppio confronto dell’anno scorso col Genoa, in cui l’allenatore del Grifone dimostrò di saper “incartare” al meglio le idee del tecnico siciliano: Ballardini diede inizio al suo quarto “mandato” coi rossoblù proprio in una sfida contro Italiano, una partita in cui lo Spezia ebbe più del 65% del possesso palla ma che alla fine vide i rossoblù imporsi per 2-1; stesso canovaccio, con percentuali di possesso ancora più sbilanciate, al ritorno, con pressoché medesimo risultato (2-0 per il grifone). Due sconfitte beffa che devono fare da monito per i viola: sulla strada tra Vlahovic e compagni e le tre vittorie consecutive c’è l’allenatore con gli occhiali scuri che fino ad adesso si è dimostrato “criptonite” per il gioco di Italiano.