IL SOGNO VIOLAMERICANO
Dalle strette di mano di Basilea agli abbracci in campo fino al bagno di folla per l'allenamento a porte aperte in vista della finale di Coppa Italia. Rocco Commisso ha fatto il pieno di energie per questa parte conclusiva della stagione, chiunque lo abbia incrociato in questi giorni ha visto i suoi occhi illuminati di gioia ed orgoglio per un percorso che potenzialmente potrebbe trasformarsi da stupendo in storico.
Nell'intervista a La Repubblica di questa mattina, il presidente pur tornando a parlare di temi a lui molto cari come la riforma del calcio e lo stadio, ha sottolineato come il raggiungimento delle due finali sia già "qualcosa di storico" che ora la Fiorentina vuole trasformare in "unico" con riferimento particolare alla "tifoseria". Commisso si è preso giustamente il merito di aver difeso Italiano mentre le critiche iniziavano a farsi pressanti, uno snodo fondamentale che ha cambiato i connotati di un'intera stagione.
Il sogno violamericano di Commisso è lì, a portata di mano. Fin da quando è arrivato a Firenze ha chiarito come il primo obiettivo fosse quello di riportare la Fiorentina a vincere e negli ultimi anni la Viola non è mai stata così vicina a poter conseguire questo successo. Certo, c'è il fatturato, c'è la distanza con i top club, c'è lo stadio che Commisso definisce il suo "più grande fallimento". Ma tutto questo per una volta passa in secondo piano.
Adesso è il momento del riscatto, anche sociale se vogliamo. Perché se è vero che stiamo parlando di un proprietario da svariati miliardi di dollari, ma si tratta pur sempre di un uomo che ha patito tantissimo il distacco dalla propria terra e le conseguenti offese ricevute una volta tornato in patria. Terrone, mafioso, offese che colpiscono al cuore, un cuore che ora è pronto ad esultare insieme a Firenze. Un sogno personale, una rivincita che parte da lontano.
Adesso è il momento della compattezza, città e società devono spingere la Fiorentina ancora un altro passettino oltre i propri limiti. Commisso lo sa, si è mosso ulteriormente verso i tifosi, è tornato a parlare a un quotidiano. Tutti hanno capito che questo finale di stagione può essere chiave per il presente e per il futuro. Il Viola Park splenderà ancora di più se dovesse essere adornato da un nuovo trofeo e una vittoria potrebbe spingere lo stesso Commisso ad alzare ulteriormente l'asticella.
È vero che si parla spesso di soldi quando si trattano temi di Fiorentina con il club viola, ma è anche vero che la passione del presidente, con i suoi gesti, con la sua sofferenza in tribuna, ricordano patron di altri tempi, quelli dove una cavalcata esaltante come quella che stiamo vivendo spesso facevano rima con nuovi investimenti e nuove ambizioni.