IKONÉ CON NICO E VLAHOVIC: COME CAMBIA L’ATTACCO VIOLA

24.12.2021 16:30 di  Alessandro Di Nardo   vedi letture
IKONÉ CON NICO E VLAHOVIC: COME CAMBIA L’ATTACCO VIOLA

Con qualche giorno di anticipo Vincenzo Italiano ha ricevuto il regalo di Natale richiesto: Jonathan Ikoné, ventitreenne francese di provenienza Lille, sarà un nuovo giocatore della Fiorentina ed andrà a completare il pacchetto di esterni viola, che ad oggi conta Callejon, Sottil, Saponara e Nico Gonzalez.

Nonostante l’indole di ruotare i suoi giocatori dimostrata in questi mesi dal tecnico viola, ci si aspetta che il francese completi con Nico e Vlahovic un tridente che sulla carta promette le bollicine. I viola hanno infatti affiancato all’attuale capocannoniere della Serie A (il serbo) ed all’acquisto più caro della storia del club (l’argentino) un giocatore esplosivo, che negli ultimi due anni si è messo in mostra arrivando a conquistare anche la nazionale francese. Il tridente composto da Nico, Vlahovic e Ikoné è inoltre uno dei più preziosi non solo in termini di qualità ma anche di futuribilità visto l’età dei componenti (classe ’98 l’argentino, come l’ormai ex Lille, mentre Vlahovic compirà a febbraio 22 anni).

A Italiano il compito non facile di alimentare la chimica tra i tre giocatori d’attacco e, soprattutto, di provare ad esaltare le qualità offensive del nuovo acquisto: cresciuto a fianco di Mbappé, Ikoné si è sempre esaltato in contesti dinamici ed offensivi come quello della Fiorentina di quest’anno, anche se negli ultimi anni, nel Lille di Gautier, ha abbandonato il ruolo di esterno per rivestire prevalentemente quello di trequartista/seconda punta. Giocatore che deve migliorare ancora molto in zona gol (la stagione scorsa, quella dello storico titolo del Lille, ha stabilito il suo record di segnature con 7 gol in 48 partite tra campionato e coppe), Ikoné fa del dribbling sistematico la sua caratteristica peculiare. Nel campionato tra i top cinque europei in cui si tenta di più l’uno contro uno, l’ex numero dieci del Lille conclude in media 2,4 dribbling a partita. Cresciuto nel distretto di Bondy, periferia parigina che, per talenti sfornati, è l’equivalente dei potreros argentini, Ikoné è, al pari di Nico, un giocatore istintivo e poco inquadrabile in una posizione fissa di campo.

Allo stesso modo, come l’argentino, Ikoné è un mancino naturale che fatica ad utilizzare il piede debole e così, anche vista la predilezione di Italiano per gli esterni a piede invertito e l’alta considerazione che l’allenatore ha per Callejon, visto come equilibratore dell’attacco viola, è possibile che all’inizio i due si alternino. Per prezzo sborsato e talento però, Ikoné sembra destinato col tempo a formare un tridente che fa già entusiasmare i tifosi fiorentini: il materiale c’è, starà come detto alla saggia mano di Italiano assemblarlo al meglio.