IACHINI, DOMANI NON CALCIO MA È GIUSTO. TRIDENTE? CHIEDETE A CONTE O SARRI. AGUDELO...
Alla vigilia di Udinese-Fiorentina, il tecnico gigliato Beppe Iachini si presenta in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti presenti in vista della partita in programma domani alle ore 18 alla Dacia Arena.
Giocare a porte chiuse?
"Mi è capitato sia da giocatore che da tecnico. Con i ragazzi è tutta la settimana che batto il ferro sul fatto che sarà una partita diversa. È non calcio, senza quell'atmosfera che contraddistingue di solito le partite. Quindi dovremo essere ancora più concentrati del normale. Non c'è la solita pressione, quel clima che si respira normalmente: dovremo essere ancora più bravi noi a crearcelo da soli. Dispiace questa situazione, perché il bello del calcio è giocare con tutti i tifosi. Però in una situazione così, di precauzione e preoccupazione generale viene prima la salute di tutto".
Sul percorso della squadra.
"Il nostro percorso di lavoro doveva andare a vista, guardando a chi avremmo recuperato e in quali tempi. Coniugandoci anche i risultati. Stiamo crescendo nella fase di non possesso, sulla fase di possesso dobbiamo ancora migliorare. I nostri attaccanti devono capire come muoversi, devono dettare loro i tempi di gioco. Io devo capire come gestirli, da Chiesa a Ghezzal. Mi pare che l'abbiamo fatto ma passa tutto dalla condizione degli effettivi. Federico in primis ha recuperato, ma anche altri come Castrovilli e Duncan stanno recuperando e ritrovando la brillantezza. In questo processo valutiamo tutto. Una domanda però voglio farmela da solo".
Il tridente?
"Si parla sempre delle tre punte, ma proviamo ad andare a chiederlo a Inzaghi, Conte o Sarri: loro non le mettono tre punte eppure ce l'hanno e sono le prime tre in classifica. Quando si parla di tridente bisogna sempre valutare i momenti della partita. Nel calcio di oggi le partite le porti a casa nell'ultima mezz'ora. Ho bisogno anche di cambi e se penso per esempio al Milan, ci sono sempre cose che ti costringono ad improvvisare. È un percorso che andremo a valutare via via".
La partita con l'Udinese.
"Andiamo su un campo difficile, di una squadra che si conosce ormai da due anni e con un ottimo allenatore. Gotti ha dato la giusta quadratura, sarà dura affrontarli. È una squadra pericolosa su molti aspetti, dovremo affrontare la partita con la concentrazione giusta fin dall'inizio".
Le parole di Sarri sui rigori?
"Anche in Europa c'è la VAR, io non posso giudicare degli episodi del genere. Se ripenso alla nostra partita con la Juve, con noi gli arbitri andarono a vedere e poi presero quelle decisioni... Penso che si riferisse al fatto che in Italia sarebbero andati a rivedere gli episodi di Lione. Voglio vederla così".
La condizione della squadra?
"Non solo Chiesa, tanti giocatori stanno migliorando dal punto di vista fisico. Abbiamo ancora qualche ragazzo che stiamo recuperando a causa di problematiche recenti, ma guardiamo avanti con fiducia. La squadra crescerà una volta che tutti saranno al top. Tutti disponibili".
L'Udinese e le sue caratteristiche?
"Non mi preoccupano. So che sono fisici e tosti, ma vuol solo dire che dovremo essere più veloci nello smarcarci e nel giocare palla. Dovremo leggere bene le situazioni: sono cose su cui abbiamo lavorato molto in settimana".
Su Agudelo.
"È un giocatore molto giovane, stiamo lavorando per farlo migliorare in varie zone del campo. Lui sta capendo come giocare, i tempi di centrocampo. Ha il baricentro basso e potenzialità: è un giovane che sta crescendo".
La pericolosità dell'Udinese sui cross.
"Sappiamo quali sono le loro caratteristiche. Le abbiamo viste in settimana e bisogna cercare di non farli arrivare al cross. A volte rinculiamo un po' e non deve essere il nostro pensiero. Stiamo lavorando per guadagnare quei 20-30 metri di campo con personalità. Tra qualche giorno sono due mesi che siamo insieme, noi vogliamo aggiungere mattoni a questa costruzione della casa".
Il giovane Dalle Mura?
"È un ragazzo che fa intravedere buone qualità e io anche se è giovane non precludo niente a nessuno. Ha grossi margini di crescita dal punto di vista della tattica individuale. Essendo un difensore deve migliorare su molti aspetti ma sono convinto che col nostro lavoro avrà una crescita costante".
Questi due mesi alla guida della Fiorentina?
"Il 29 dicembre è stato il primo allenamento dopo che i ragazzi tornarono dalle vacanze. Dobbiamo migliorare su tanti aspetti, sia in difesa che in attacco. Dovevamo recuperare qualche ragazzo infortunato, come Milan (Badelj, ndr) e Federico (Chiesa, ndr). Ora stanno bene e dobbiamo battere il ferro. Il fatto che sabato scorso abbia potuto cambiare più disposizioni tattiche significa che stiamo crescendo".
L'assenza di Ribery?
"Ritorno sullo stesso concetto di prima: la faresti questa domanda a Conte, Sarri o Inzaghi? Io non l'ho mai visto in campo poverino. Io nella mia idea lo vedo chiaramente esterno e con lui potrei cambiare molto in attacco".
L'assenza di Dalbert.
"Non importa chi c'è o chi non c'è, importa solo come giochiamo come squadra. Alla loro solidità dovremo rispondere con qualità e tempi giusti".
La partita con il Milan?
"Più ci conosceremo e più sapremo come giocare bene. Con il Milan abbiamo fatto male il primo tempo, ma alla fine abbiamo concluso più noi. in 10 sembravamo in 12, tutti facevano le cose e i movimenti giusti. Dobbiamo arrivare a farlo fin dal 1' nelle partite".