HAPPY NEW YEAR
È il secondo compleanno di Rocco Commisso con la Fiorentina. A partire da quel 6 giugno 2019, sono stati due anni pieni di alti e di bassi, di emozioni, di rabbia, di gioie e di dichiarazioni che hanno fatto discutere. Due anni di allenatori cambiati, di grandi imprese come il 3-0 alla Juventus e di rovinose cadute come lo 0-6 subito a Napoli.
Due anni cominciati con quel "chiamatemi Rocco" che ha fatto subito innamorare i tifosi, passando poi per l'acquisto di Ribery che portò più di 15mila fedeli allo stadio per uno show in stile americano che a Firenze si era visto raramente. Arrivando agli allenatori che rischiano la salute per riuscire a portare in salvo la Fiorentina. I risultati purtroppo raramente sono andati di pari passo con le ambizioni, ma il terzo anno può essere quello buono per resettare tutto e ripartire alla grande.
Convincere Gattuso ad accettare il progetto Fiorentina è stato già un primo passo per la ricostruzione dopo due stagioni in cui - va detto per onor di cronaca - la sfortuna ci ha messo del suo. Dal closing a giugno, che ha costretto Commisso ad organizzare in fretta e furia la prima stagione, alla seconda estate marchiata dal Covid e dai tempi stretti della Serie A. Tutte decisioni che adesso però non contano più: importa solo quali saranno le prossime.
E allora avanti con curiosità e speranza davanti alla Fiorentina che verrà. Perché se il tre è considerato dalla filosofia il numero perfetto, allora il terzo anno può essere quello della svolta per la proprietà Commisso a Firenze.